Focus sulla gestione di fattrici e puledri: Best Practices del proprietario responsabile

Condividi:


 

#focus


Il fenomeno della nascita è una delle vere meraviglie del mondo e assistere alla crescita di un puledro può essere un’esperienza meravigliosa. Ciò non toglie che i giovani cavalli richiedano cure e attenzioni che eccedono quelle normalmente riservate ad un animale adulto, e il dispendio di queste energie e risorse extra dovrebbe essere attentamente ponderato da chi decide di intraprendere l’avventura dell’allevamento di equini.


Ecco alcuni accorgimenti che il proprietario responsabile dovrebbe avere sempre a mente nell’approcciarsi all’allevamento e alla gestione di fattrici gravide e puledri neonati.



L’attesa di una nuova vita è molto lunga quando si parla di cavalli: infatti, le fattrici hanno un periodo di gestazione che va dai 320 ai 350 giorni. Il consiglio generale che riguarda le cavalle in gravidanza è quello di sfruttare questa lunga attesa per prepararsi al meglio alla venuta al mondo del puledro, non dimenticando di preorganizzare con il proprio veterinario un piano di interventi pre e postnatali che includa vaccinazioni, vermifughi e un’alimentazione appropriata.

  • Fasi finali della gestazione

Le fasi finali della gestazione possono essere delicate per madri e puledri, quindi è essenziale assicurare alla fattrice le migliori cure. È importante che la cavalla sia in regola con il proprio piano vaccinale prima di partorire, e addirittura alcuni proprietari scelgono di vaccinare nelle ultime 4-6 settimane di gravidanza: in questo modo parte degli anticorpi sarà trasmessa al primissimo latte di cui il puledro si nutrirà dopo la nascita, proteggendolo ulteriormente nelle prime ore postnatali. Altrettanto importante e regolare deve essere il trattamento dei vermi, in particolare se mamma e piccolo saranno poi messi a prato. Infine, alla fattrice dovrà essere assicurato un regime alimentare che le permetta di mantenere stabile il proprio peso: alcuni animali potrebbero necessitare di un incremento alla propria razione, ma è buon consiglio per tutti considerare degli integratori di prebiotici, probiotici e amminoacidi.


  • Nascita

In prossimità del parto, c’è chi sceglie di mandare la propria fattrice in un allevamento rodato per assicurarle le cure di personale specializzato ma c’è anche chi, invece, decide di vivere l’esperienza della gravidanza fino in fondo, facendo nascere il puledro “in casa”. Per il proprietario che scelga questa seconda opzione, è fondamentale che un veterinario monitori lo stato di salute e l’andamento pre-parto e che sia contattato prontamente e velocemente, quando il puledro sta per venire alla luce, specie qualora la cavalla si trovi in difficoltà nel mettere al mondo il suo piccolo. I puledri normalmente nascono entro 20-30 minuti dalla rottura delle acque e, dal momento in cui la fattrice inizia a spingere un corretto posizionamento prevede prima l’uscita delle gambe anteriori, seguite da testa, corpo e infine delle gambe posteriori. Qualsiasi deviazione da questo programma raccomanda il pronto intervento del professionista. Dopo la nascita bisogna assicurarsi che la madre espella la placenta entro tre ore, con il consiglio di conservare la stessa per sottoporla all’ispezione del veterinario, che in ogni caso dovrà essere contattato per controllare madre e puledro entro 24 ore dalla nascita.

  • Prime ore di vita

Le prime ore di vita sono critiche: il nuovo nato dovrebbe essere in grado di alzarsi entro un’ora dalla messa al mondo e di allattarsi entro due. È poi importante curare la caduta del cordone ombelicale – che generalmente richiede 2/3 giorni – con regolari passate di antisettico, per evitare al puledro lo sviluppo di infezioni addominali. In generale, il piccolo dovrebbe essere sottoposto ad attenta e costante osservazione nel corso delle prime settimane di vita, per cogliere prontamente segnali di infezione o malattia. Il veterinario sempre presente: subito allertato al primo indice di malessere, o anche solo di stranezza.

  • Crescita

 Il primo anno di vita è fondamentale per il corretto sviluppo di tutti i puledri. Nei primi sei mesi è vitale la presenza della madre, sia per fini alimentari che educativi, come l’interazione con altri puledri, per il gioco e la scoperta del mondo. Dal sesto mese inizia poi la fase cruciale dello svezzamento. Parimenti, il puledro di un anno vivrà un momento decisivo per il suo sviluppo fisico, cognitivo e caratteriale. È fondamentale permettergli di scoprire la libertà, di abituarsi in naturalezza a determinate attività fisiche e di sviluppare contatti con i suoi simili e con gli esseri umani. Durante la sua primaria formazione, tutti questi accorgimenti sono essenziali per sviluppare capacità motorie, evitare l’insorgere di paure e per preparare l’animale alla vita sociale. Data la natura gregaria del cavallo, la vita in gruppo e la possibilità di conoscere e imparare dagli altri sono di primaria importanza.

Questi i consigli di base per un trattamento appropriato di fattrici in gravidanza e neonati, consigli che rimangono ovviamente subordinati alle indicazioni dirette del professionista veterinario.

(13 ottobre 2021) © L.Villa – riproduzione riservata; foto © EqIn