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Arcieria a cavallo, scopriamo di più

Curiosità: i cavalli per il tiro con l'arco
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Il tiro con l’arco a cavallo necessita di soggetti ben preparati fisicamente ed in questo approfondimento scopriremo di più su questa disciplina: questa disciplina, sotto l’egida di Fitetrec-Ante, vede anche Campionato Italiano di Arcieria a cavallo.

Il tiro con l’arco a cavallo è l’incontro di due discipline sportive tradizionali: l’equitazione ed il tiro con l’arco. La combinazione di questi due sport deriva da tradizioni asiatiche risalenti a più di 4.000 anni fa. Dall’istituzione delle competizioni moderne, circa dieci anni fa, questo sport si è sviluppato in 22 paesi.

Lo Yabusame ossia il tiro con l’arco eseguito a cavallo è un’arte marziale giapponese derivante dal kyudo (il tiro con l’arco tradizionale). Come il kyudo si rifà alla filosofia zen mentre racchiude, come del resto tutte le arti marziali, bravura e preparazione fisica nonché un  cammino iniziatico di elevazione spirituale. Corpo e anima  si fondono insieme per raggiungere livelli superiori di coscienza del sé, delle proprie capacità e aspirazioni. Questa disciplina ben rappresenta l’evoluzione dell’essere umano che nel tempo ha imparato ad utilizzare molti materiali naturali presenti in natura come il legno, le resine, ossa, trasformandoli in un arma che accompagnata dalla velocità del cavallo ha permesso all’uomo di diventare guerriero e conquistatore di terre.

Storia, avventura e divertimento ma anche sano sport per questa disciplina che sta affascinando e attraendo sempre più atleti molti dei quali sono giovani e giovanissimi. Un’ attività per tutti dai più piccoli a quelli più attempati, dove la razza e l’età del cavallo non contano, a basso impatto ambientale, infatti è praticabile ovunque e richiede l’utilizzo di semplice attrezzatura.

Attualmente, le competizioni più popolari e più giocate in Polonia e nel mondo sono:

  • Pista coreana
  • La pista ungherese secondo Lajoss Kassia
  • Il circuito polacco, il cui principale ideatore e creatore è un membro del nostro team Michał Choczaj  (+ info: clicca qui).

L’obiettivo è scagliare frecce al galoppo su uno o più bersagli, in linea retta o su un percorso collinare, ma sempre su una linea giudicata lunga dai 30 ai 150 metri. L’estetica del gesto e la difficoltà di combinare cadenza e precisione, rendono il tiro con l’arco una disciplina così affascinante.

Se le caratteristiche dei cavalli per le più popolari discipline del salto ostacoli, dressage e completo, sono conosciute a tutti, il tiro con l’arco a cavallo ha altre esigenze a livello di preparazione ed indole dei soggetti utilizzati.

Il primo aspetto che un arciere guarda in un cavallo è la sua “testa”. Per prima cosa si ha bisogno di cavalli con un buon carattere, complessivamente disponibili e “di cuore”. Inoltre idealmente, ci vuole un galoppo piatto, senza troppi rimbalzi, e cavalli capaci di essere regolari nell’andatura. Generalmente si cercano soggetti molto regolari da circa cento battute al minuto. Occorre inoltre un ritmo abbastanza continuo, quindi cavalli che abbiano sviluppato autonomamente un buon equilibrio. Quando la cadenza corrisponde al ritmo di incocco dell’arciere, allora il gioco è fatto.

A differenza di alcune discipline, come il dressage, il completo o il salto ostacoli di alto livello dove i cavalli di alto livello hanno qualità ben specifiche, mezzi “non standard” che sono quasi eccezioni, il tiro con l’arco a cavallo può contare su una gamma più ampia di razze adatte. Arabo, Quarter Horse, Paint Horse, Purosangue, Appaloosa, cavalli nati da un incrocio tra cavallo e pony, per citarne alcune. Sono molte le razze che possono corrispondere a questa pratica, e quindi il bacino di equini utilizzabili in definitiva diventa molto ampio.

(17 novembre 2023) © L. Ruffino; rev. B.S.; – riproduzione riservata; fonte principale e foto © Fitetrec-Ante

Redazione EQIN
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