Salto ostacoli: quanto sappiamo sugli storici record mondiali in altezza?

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Quanto sappiamo della storia dei record in altezza del salto ostacoli? La maggior parte di noi conoscerà l’elevazione ad oggi imbattuta, ma chi può dire lo stesso per la strada fatta per arrivarci? Ecco dunque un breve excursus di quelli che sono stati i record mondiali:
Nel giugno 1902 al Concorso ippico internazionale di Torino, svoltosi nell’ippodromo allestito in piazza d’Armi, il capitano di cavalleria Federigo Caprilli, ideatore del Sistema Naturale d’Equitazione, conquistò il primato mondiale di salto in alto. Il padre dell’equitazione moderna superò un altezza pari a 2,08 metri, in sella al possente baio Mélopo. In quell’anno il capitano Caprilli comandava il secondo squadrone del reggimento Genova Cavalleria.

Caprilli / Mélopo
Anche se non fu registrato come record, per mancanza di una giuria ufficiale, nello stesso anno negli Stati Uniti d’America il purosangue Heatherbloom, montato da Dick Donnelly, saltò un verticale costituito da 15 barriere, alto 2,49 metri. Il salto fu eseguito nella fattoria del proprietario del purosangue, Howard Willett; come dimostra, però, solo una fotografia:

HEATHERBLOOM, PUR SANG AMERICAIN, CHAMPION DE HAUTEUR AUX ETATS-UI^IS OU IL A SAUTE 2mt49.
Nel 1906 il capitano Crousse registrò il record mondiale superando con Conspirateur i 2,35 metri al Concorso Ippico du Grand Palais a Parigi (Francia).

Conspirateur
Nel 1912 a Vittel (Francia) due binomi, M.F. de Juge Montespieu su Biskra e René Ricard con Montjoie III saltarono un ostacolo di altezza pari a 2,36 metri. Il 10 aprile del 1933, nuovamente al Grand Palais di Parigi, Vol-au-Vent montato dal luogotenente Christian de Castries stabilì il nuovo record di elevazione di 2, 38 metri.
Cinque anni dopo, il 27 ottobre del 1938, a Piazza di Siena a Roma, durante i Campionati Nazionali, il capitano Antonio Gutierrez fece registrare il nuovo record del mondo superando i 2,44 metri in sella a Osoppo (foto in copertina).
Alla gara di elevazione erano iscritti diversi cavalli, Osoppo fu l’unico a superare i 2,20 m vincendo così il campionato. Nella giuria dei Campionati figuravano come Presidente il colonnello Amalfi e tra gli altri il capo del Centro di Preparazione Gare Ippiche della Scuola di Cavalleria di Pinerolo il colonnello Emanuele Beraudo di Pralormo, diretto superiore di Gutierrez. Beraudo, forte della sua influenza su Gutierrez, esortò il capitano a tentare un salto di 10 cm più alto per avvicinarsi al record del mondo. Per una questione meramente pratica dopo mezz’ora di preparativi la barriera venne alzata a 2,44 m e Gutierrez la oltrepassò diventando così l’autore del nuovo record da battere.
Al 5 febbraio del 1949 risale l’ultimo record mondiale. In Sudamerica e più precisamente in Cile, Alberto Larraguibel Morales saltò ben 2,47 metri, insieme a Huaso. Il cavallo nato in Cile nel 1933 iniziò la sua carriera sportiva nelle corse. Addestrato poi per la disciplina del dressage, fu vittima di un infortunio per il quale rischiò di essere abbattuto. Ma la decisione del suo proprietario, che allora era il capitano Gaspar Lueje, fu invece quella di procedere con una terapia di recupero che gli lasciò una lieve zoppia nel posteriore sinistro ponendo così fine alla sua carriera da dressagista. Per offrirgli un’ultima opportunità sportiva, Huaso fu dedicato al salto ostacoli, disciplina nella quale si specializzò sulle grandi altezze, in quanto nei percorsi si dimostrava eccessivamente nervoso e difficile da gestire. Alla non giovane età di 16 anni fece registrare il nuovo record mondiale, rimasto ad oggi imbattuto. Il popolo cileno ricorda ancora l’impresa di questo binomio, con una statua dedicatagli posta proprio a Vina Del Mar, dove venne siglato il primato registrato anche dalla Federazione Equestre Internazionale.

Huaso
(17 marzo 2023) © S. Scatolini Modigliani – riproduzione riservata; tutte le foto via Pinterest.