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Cook e Caracole de la Roque dominano nel Rolex Gran Premio Roma (CSIO5*)

Cook e Caracole de la Roque dominano nel Rolex Gran Premio Roma (CSIO5*) 1
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26 maggio 2024 #News

Lo statunitense Karl Cook ha trionfato nella giornata conclusiva dello CSIO5* di Roma. Alle sue spalle, in Piazza d’Onore, Kühner; Andersson terza.

La giornata conclusiva del 91° CSIO5* Roma – Master D’Inzeo di Piazza di Siena ha offerto il prestigioso e tanto atteso Rolex Gran Premio Roma. Particolarmente affollate le gradinate e i prati di Villa Borghese che hanno fatto da cornice alla gara più importante, una categoria a due manche con ostacoli di altezza 1.60 mt, per cui lo Chef de Piste Uliano Vezzani ed il suo Team hanno previsto un primo round di 13 salti per 16 sforzi totali da portare a termine nel tempo massimo di 77”.00. Il Montepremi di 500.000,00 € ha attirato a Piazza di Siena i migliori binomi al mondo decisi a dare del loro meglio in uno dei GP più difficili come preparazione per le Olimpiadi di Parigi 2024.

La partenza del primo percorso a mano destra, al numero 3 la prima vera insidia: il muro che ha celebrato l’entrata dello CSIO5* di Roma nella neonata Rolex Series (+ informazioni: clicca qui). La doppia gabbia si è rivelata altrettanto complicata, in quanto il verticale di uscita è rimasto con una distanza lontana per la maggior parte dei cavalieri. Altra difficoltà tecnica è stata data dall’ultimo salto: un oxer imponente a cui si arrivava dopo 5 tempi di galoppo da una tavola delicata di appello. Un percorso sicuramente tecnico e che ben ha rappresentato una prova di tale portata premiando i cavalieri che sono riusciti ad essere precisi negli interventi lungo tutto il tracciato. 

14 binomi dei 50 partenti hanno concluso il primo giro con un netto. Alla seconda manche hanno avuto accesso il 25% dei concorrenti quindi un totale di 13 binomi; escusi con un netto ma con il tempo più alto di 75”.12 lo svedese Peder Fredricson e SV Vroom de la Pomme Z (2014, Zangersheide, Vigo d’Arsouilles x Untouchable Z).

La seconda manche nell’Ovale di Villa Borghese ha previsto 8 ulteriori salti per 9 sforzi totali, sono stati 5 i cavalieri che non hanno commesso errori in entrambi i giri. Alla sua prima partecipazione al Gran Premio Roma lo statunitense Karl Cook e la fantastica Caracole de la Roque (2012, Selle Français, Zandor x Kannan GFE), sono entrati in campo come ultimo binomio della seconda manche, non hanno avuto esitazioni e, nello stile inconfondibile che contraddistingue la splendida baia, si sono aggiudicati la categoria tra gli applausi del pubblico capitolino con il tempo imbattibile di 38”.27. Ricordiamo che Caracole de la Roque è stata autrice di svariati successi tra le redini del fuoriclasse francese Julien Epaillard, ad inizio 2023 a seguito della vendita negli Stati Uniti le redini di Caracole sono passate a Karl Cook. (+ informazioni: clicca qui)

Cook ha iniziato a montare a cavallo nel ranch di famiglia a San Diego, dove da 12 anni si allena con il fuoriclasse francese Eric Navet. Attuale numero 1 statunitense nel Ranking FEI, nel quale è 30esimo assoluto, il 33enne californiano è rimasto abbastanza sorpreso dopo questo exploit: “La cavalla è appena al secondo Grand Prix in un 5* ma oggi è stata davvero perfetta, alla mano, bilanciata in tutte le girate e reattiva a ogni sollecitazione. Sicuramente resterà indimenticabile, questa mia partecipazione a Roma”.

Cook e Caracole de la Roque dominano nel Rolex Gran Premio Roma (CSIO5*)

Karl Cook e Caracole de la Roque

Max Kühner ed il castrone tedesco Elektric Blue P (2011, Eldorado vd Zeshoek x For Pleasure) sono stati autori di due giri da manuale, il secondo dei quali nel tempo di 39”.58 ha consentito loro di portare a casa la Piazza d’Onore del GP capitolino. L’austriaco – numero 7 della Longines Ranking Jumping – ha così commentato dopo la gara: “È stata una giornata soddisfacente per noi austriaci, considerato che anche Gerfried Puck ha disputato il barrage. Elektric Blue ha saltato nel migliore dei modi: gli avevo dato un po’ di riposo dopo Saint Tropez a fine marzo, lui non era molto d’accordo ma direi che la mia scelta è stata giusta, considerato il secondo posto di oggi”.

La svedese Petronella Andersson ed Odina van Klapscheut (2014, BWP, Cachas x Quinar Z) sono salite sul terzo gradino del podio grazie a due percorsi ben interpretati in 39”.78. Andersson a proposito dello CSIO5* di Roma ha dichiarato: “Roma è una città splendida, questa è stata la mia terza partecipazione e sono felicissima di questo terzo posto. Odina è una cavalla dal carattere eccezionale: in realtà non pensavo di disputare il GP con lei, ma il suo proprietario Stephan Conter e la mia coach Helena Stormanns mi hanno convinto a cambiare idea e hanno fatto bene a insistere. Quindi devo ringraziarli per questo”.

Ai piedi del podio Joseph Stockdale, giovane cavaliere britannico formatosi nel 2022 alla IJRC Young Riders Academy: con Equine America Cacharel ha impostato all’inizio della seconda manche un ritmo sostenuto e con 41”.68 si è aggiudicato la quarta piazza finale. Il primo cavaliere a portare a casa un doppio percorso netto nel Rolex Gran Premio Roma è stato l’austriaco Gerfried Puck che con Equitron Naxcel V (2013, BWP, Balou du Rouet x Landetto) ha concluso al quinto posto con 43”.92.

Nessun cavaliere azzurro è riuscito ad accedere al secondo giro, tuttavia la performance migliore appartiene al Primo Graduato dell’Aeronautica Militare Giulia Martinengo Marquet che, in sella a Delta del’Isle (2013, Selle Français, Tibet Tame x Grain de Soleil), ha commesso solo un errore al verticale che ha seguito la doppia gabbia e nel tempo di 70”.11 ed ha terminato in 15^ posizione. “Peccato per quell’errore che ci ha negato il barrage. Anche oggi tuttavia Delta del’Isle ha dimostrato di avere un grande futuro davanti a sé, dopo il doppio netto di Windsor e quello del secondo giro di Coppa delle Nazioni. Conto molto su di lei per giocarmela ancora alla pari contro questi campioni nei prossimi appuntamenti”. Ha commentato la Campionessa Italiana in carica. (+ informazioni: clicca qui)

4 le penalità anche del Caporale dell’Esercito Italiano Nico Lupino ed Iniesta (2013, Westfalien, Ballon x Cornet Obolensky), 23esimi classificati in 73”.47. Con 2 errori hanno concluso i binomi azzurri: Giampiero Garofalo/Gaspahr, Riccardo Pisani/Oliver van’t Heike, Lorenzo De Luca/Curcuma Il Palazzetto.

Il Piccolo GP Trofeo Loro Piana, categoria mista su un percorso con ostacoli a 1.55 mt (+ informazioni: clicca qui) è stato qualificante per il Rolex Gran Premio di oggi insieme al quale hanno dato i punti per assegnare il premio speciale Master D’Inzeo intitolato ai due grandi fratelli e giunto, con il 2024, alla sua 10^ edizione. Il vincitore del Master d’Inzeo di quest’anno è Karl Cook grazie ai 16 punti vinti nel Rolex GP; miglior azzurro Giacomo Bassi decimo con gli 8 punti ottenuti con il terzo posto nel Piccolo GP Loro Piana.

Un’edizione di Piazza di Siena da ricordare per Karl Cook che ha portato la vittoria del Rolex Gran Premio Roma negli Stati Uniti dopo 8 anni dall’ultimo titolo vinto da Mclain Ward ed HH Azur nel 2016. Per gli Stati Uniti si tratta della sesta vittoria nel Gran Premio romano, dopo quelle di Anne Kursinski (1983), di Margie Goldstein Engle (1997), Claire Bronfman (2002) e McLain Ward (2010 e 2016).

Una volta calato il sipario sul prestigioso CSIO5* di Roma, anche il Course Designer Uliano Vezzani che ha disegnato instancabilmente tutti i tracciati su cui si sono misurati i migliori binomi al mondo, ha commentato: “Penso di aver disegnato un bel percorso, con diversi ostacoli che ricordavano gli elementi storici di questa città. L’importante è però che abbia lasciato soddisfatti tutti i concorrenti”.

classifica gara

© L. Ruffino – rev. B.S. – riproduzione riservata; fonte dichiarazioni: Comunicato Stampa CSIO Roma; foto: Karl Cook e Caracole de la Roque vincitori del Rolex Gran Premio Roma © F.Ape/EqIn

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Redazione EQIN
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