Coppa della Nazioni: abbiamo vinto di nuovo! Chimirri decisivo
25 maggio 2018 #news
Abbiamo vinto. Si, abbiamo vinto. L’Italia, per il secondo anno consecutivo, ha vinto la Coppa delle Nazioni allo CSIO di Roma Piazza di Siena. Una squadra per tre quarti diversa rispetto a quella che ha vinto lo scorso anno. Unico punto in comune l’Appuntato scelto Bruno Chimirri, il grandissimo Chimirri che in sella a Tower Mouche (in copertina) è stato decisivo per questo risultato azzurro formidabile.
Prima manche fantastica. Il I aviere Capo Luca Marziani e Tokyo, il I Aviere Scelto Giulia Martinengo Marquet con Verdine (binomio campione italiano 2018) e il carabiniere scelto Emanuele Gaudiano sono usciti dall’arena tutti con 0 penalità, così bravi da non rendere nemmeno necessario il percorso di Chimirri che, infatti, è entrato solamente per far fare qualche salto al suo cavallo, ritirandosi a metà percorso. All’inizio della seconda manche l’Italia è ultima nell’ordine di partenza, che, come è ben noto, è inverso, dunque il tricolore, al pari con Svizzera e Stati Uniti è provvisoriamente primo.
Luca Marziani duplica il risultato della prima manche, nessun errore per lui e Tokyo nemmeno nella seconda parte di gara. Giulia Martinengo e Verdine escono con 4, una barriera, ma nulla di preoccupante visto anche l’andamento della seconda manche delle altre squadre. Poi è stata la volta di Emanuele Gaudiano e Caspar 232, dopo il netto del primo percorso una sventura che gli costa l’eliminazione. Una fermata di Caspar e Gaudiano che tocca terra portano l’Italia a non poter più scartare nessun altro risultato.
Svizzera e Stati Uniti chiudono entrambi con 8, potrebbe volerci il barrage per decretare il vincitore. Non è stato necessario: a dare la parola decisiva è l’Italia, o meglio, Bruno Chimirri. Nonostante la pressione incredibile, il cavaliere con la divisa dell’Arma dei Carabinieri non batte ciglio e chiude con un percorso netto. L’Italia è l’unica nazione a chiudere con 4 penalità e con questo meraviglioso risultato conquista per la seconda volta la Coppa di Roma. Pubblico in visibilio, il cielo solcato dal PAN – Pattuglia Acrobatica Nazionale e l’Inno di Mameli nell’aria hanno emozionato tutti i presenti.
L’Italia ha saputo mantenere i nervi saldi e conquistare così una vittoria altrettanto storica come quella ottenuta nel 2017, dopo 32 anni. A pari merito con 8 penalità Stati Uniti e Svizzera, chiudono la loro Coppa in seconda posizione. Classifica completa: clicca qui
Queste le parole, in conferenza stampa, dei protagonisti:
Duccio Bartalucci – Cittì della nazionale: “Questo risultato arriva dopo la vittoria dello scorso anno e il fatto che la squadra fosse composta per tre quarti da binomi diversi dai protagonisti della precedente edizione, dimostra che oggi possiamo contare su un numero maggiore di cavalieri e di cavalli competitivi a questo livello. Una buona notizia ovviamente, soprattutto in considerazione dell’agenda agonistica internazionale che è sempre molto fitta e impegnativa.”
Bruno Chimirri: “Ringrazio Duccio Bartalucci, i miei compagni e tutti coloro che hanno reso Piazza di Siena quello che oggi Piazza di Siena è. Un contesto come questo ha stimolato ancora di più lo spirito di tutti noi. A parte la pressione pazzesca di essere il quarto a partire, cosa che non voglio mai più rifare – ha detto scherzando – aver avuto la possibilità di entrare in campo per ultimo è stato un privilegio che pochi hanno il piacere di provare. Potersi alzare in piedi per festeggiare la vittoria di fronte al pubblico è stata un’emozione pazzesca!”
Giulia Martinengo Marquet: “I miei tre compagni sono stati favolosi ed è con loro che abbiamo costruito questa vittoria. Devo rivolgere un grazie particolare a Duccio perché ha scommesso su di me prendendosi non pochi rischi. Ha ritenuto di inserirmi in squadra sulla base di un solo risultato e cioè quello dei campionati italiani dello scorso aprile. Entrare in questo campo con una cavalla con cui non avevo mai fatto una Coppa delle Nazioni prima è stata un’emozione pazzesca e in più vincere… incredibile! Se posso permettermi un paragone, con Verdine mi sento come a casa perché è molto simile ad Athletica, una delle mie cavalle di punta fino a qualche anno fa”.
Luca Marziani: “Sono ancora emozionato e anche un po’ stanco perché sono entrato per primo e ho poi seguito tutte le gare dei miei compagni con grande emozione. Mi sto godendo questo momento e voglio ringraziare moltissimo anche Roberto Arioldi che è stato sempre con noi e che ha contribuito molto a questo risultato. Io e Tokyo siamo legati da un’intesa perfetta e lui sente tantissimo il mio stato d’animo. In una situazione come quella di oggi mi aiuta tanto perché mi dà molta fiducia. Oggi lo sentivo così bene che ero praticamente sicuro di un doppio zero”.
Emanuele Gaudiano: “Volevo prima di tutto ringraziare i miei compagni di squadra che hanno fatto un ottimo lavoro. Dopo il mio secondo percorso ero un pò dispiaciuto, ma ero molto fiducioso di quello che avrebbe fatto Bruno… E’ sotto pressione che lui dà il meglio di sé!”
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