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Cosa s’intende per arpeggio o ipertonia riflessa equina? [video]

Cosa s'intende per arpeggio o ipertonia riflessa equina?
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L’arpeggio o stringhalt (in inglese) è una patologia neuro-muscolare che si manifesta nella flessione improvvisa di una o di entrambi i posteriori del cavallo, dovuta ad una contrazione spasmodica dei tendini estensori laterali.

La patologia prende nome da una tecnica musicale della chitarra, chiamata appunto arpeggio. Lo stringhalt, o ipertonia riflessa equina, è una condizione neuro-muscolare che causa un’anomalia dell’andatura del cavallo caratterizzata da un movimento involontario ed esagerato verso l’alto di uno o entrambi gli arti posteriori. Assomiglia ad uno scatto o un salto, con gli arti posteriori che si sollevano bruscamente verso l’addome. L’arpeggio viene generalmente diagnosticato sulla base dei segni clinici. Potrebbero essere necessari raggi X e/o ultrasuoni per escludere lesioni ai muscoli, ai tendini o ai garretti degli arti posteriori. Ulteriori test diagnostici possono essere utilizzati per escludere malattie muscolari.

L’arpeggio generalmente si verifica al passo, può diminuire al trotto ed è solitamente assente al galoppo. Il grado di iperflessione varia da lieve a grave ed è più evidente quando il cavallo gira bruscamente, indietreggia, scende un pendio, articola i primi passi dopo esser stato fermo o durante le transizioni. Nei casi più gravi può essere mostrata un’andatura saltellante. Si presume che l’arpeggio non sia una reazione al dolore, quindi i cavalli colpiti non sono necessariamente doloranti o a disagio.

La flessione si accentua maggiormente quando il cavallo deve sostenere il peso dell’arto, ad esempio durante le operazioni di mascalcia. In alcuni cavalli si manifesta con una flessione molto leggera del garretto mentre in altri è evidente un marcato movimento a scatto del piede verso l’addome. Nei casi più gravi la superficie dorsale del nodello può arrivare a toccare la parete addominale. Può essere colpita qualsiasi razza e i sintomi possono aumentare con il clima freddo, l’esercizio fisico intenso, l’ansia o l’eccitazione, mentre si nota una diminuzione con il caldo.

Gli studi hanno dimostrato che esistono due categorie principali forme di arpeggio: acquisito o idiopatico; la forma acquisita deriva dalla tossicità delle piante (ad esempio la Hypochaeris radicata) e spesso si verifica come un’epidemia nei cavalli al pascolo a fine estate o autunno ed è solitamente temporanea. Questo tipo di forma è nota come stringhalt australiano ma può verificarsi in tutto il mondo e sono stati segnalati casi anche in California.

La forma idiopatica invece può essere causata da lesioni o traumi, in particolare alla schiena, al collo o agli arti, e può migliorare una volta guarita la lesione. Non sono state identificate altre cause per la forma idiopatica e generalmente non si risolve spontaneamente. Con lo stringhalt idiopatico, si osserva spesso un effetto più forte in una gamba e i segni clinici possono progredire nel tempo. Una diagnosi di arpeggio acquisito può essere più evidente della forma idiopatica se si trovano prove delle piante associate nei pascoli o nel fieno. Le fibre nervose colpite si trovano anche nella laringe, quindi alcuni cavalli possono mostrare una vocalizzazione anormale a causa della paralisi laringea. Una corretta gestione dei pascoli, dei paddock e degli scambi per prevenire l’ingestione di piante tossiche può prevenire l’arpeggio acquisito, mentre non esiste alcun modo per prevenire la forma idiopatica.

Le cause: la vera causa dell’arpeggio è sconosciuta ma spesso viene attribuita a malattie nervose, degenerazione del nervo sciatico o del muscolo peroneo, affezioni del midollo spinale, fattori tossici, lesioni articolari del garretto o della grassella e interessamento dell’estensore del dito.

Trattamento: per i casi molto gravi viene eseguito un trattamento chirurgico che consiste nella rimozione di quella porzione di tendini dell’estensore-laterale del dito che attraversa la superficie laterale della giuntura del garretto. La maggior parte delle volte il miglioramento è quasi immediato con una completa risoluzione nell’arco di due o tre settimane. Sembra che il miglioramento di questa condizione sia legata al clima caldo, quindi può essere utile l’utilizzo di un riscaldante prima delle competizioni che aumentando la vasodilatazione locale permetta una migliore elasticità e fluidità già dai primi movimenti a freddo, specialmente nei cavalli da corsa che manifestano l’arpeggio in forma lieve.

(19 giugno 2024) © L. Badulescu – riproduzione riservata;

© L. Badulescu – riproduzione riservata; foto: © EqIn

 

 

Redazione EQIN
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