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In sella per commemorare il “Santo senza nome” ma non solo

In sella per commemorare il “Santo senza nome”
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18 giugno 2024 #news

Iniziativa di successo nel padovano, che conferma come il cavallo resti ancora oggi catalizzatore di molti interessi; in sella per commemorare Sant’Antonio, figura amatissima a Padova: oltre un centinaio per la 9^ edizione in sella da Camposampiero alla Basilica.

In primis per Sant’Antonio, il frate francescano riconosciuto in tutto il mondo semplicemente come “Il Santo”, il primo dei “senza” che curiosamente contraddistinguono da sempre la città di Padova – città dal “prato senza erba”, dal “caffè senza porte”, “dal bue senza corna”, dal “duomo senza facciata”, del “cavallo senza cavaliere” ecc. La meravigliosa Basilica che accoglie tutto l’anno migliaia di pellegrini, eretta a partire dal 1232, è infatti nota in tutto il mondo come “Basilica del Santo” e Padova stessa è altrimenti indicata come la “Città del Santo”, senza ulteriori specifiche.

All’indomani della festa patronale patavina (il 13 giugno), in ricordo del giorno della morte del Santo dei Miracoli – indicato così nel mondo per i tanti miracoli che gli sono stati attribuiti sia quando era ancora in vita, sia dopo la sua morte – si è tenuta domenica 16 la 9^ edizione della passeggiata a cavallo “Sulle Orme del Santo”, organizzata dall’associazione senza scopo di lucro Sentieri e Cavalli.

Il percorso, di circa 20 km lungo il corso del Muson dei Sassi, si è snodato dal comune di Camposampiero (tra le tappe obbligatorie per i pellegrinaggi antoniani, dato che ospita il piccolo santuario del Noce, quattrocentesco, che sorge in prossimità del luogo in cui si doveva trovare l’albero sul quale Antonio si fece costruire un piccolo riparo per dedicarsi alla contemplazione nella massima quiete, e il Santuario della Visione, che custodisce al suo interno, incorporata e trasformata in cappellina, la cella della Visione, il luogo in cui il conte Tiso vide comparire Gesù Bambino tra le braccia di Antonio) fino a giungere a Padova, e simbolicamente ha ripercorso a cavallo l’ultimo viaggio del Santo, dall’Oratorio Francescano di Camposampiero transitando per la chiesa dell’Arcella, dove morì nel 1231. Nel sagrato della Basilica del Santo si è data la benedizione dei cavalli e dei cavalieri giunti, officiata dal Padre Priore dei frati francescani, col saluto da parte dell’Assessore allo Sport, Diego Bonavina, insieme ad altre autorità presenti. Da qui, i partecipanti a cavallo hanno quindi ripreso il loro percorso verso Piazza Castello, per poi costeggiare le mura e Porta Trento, concludendo infine la manifestazione presso il parcheggio dello Stadio Euganeo.

Oltre a commemorare il Santo (senza nome), l’evento ha avuto come obiettivo la promozione del turismo equestre per valorizzare, attraverso il cavallo, la cultura e lo splendido territorio padovano, ricco di storia e di patrimonio architettonico. La manifestazione ha visto la partecipazione dei principali gruppi veneti di turismo equestre (come ad es. “Giacche Verdi del Veneto”, gli “Amici del Cavallo del Lungo Brenta” e “Natura a Cavallo”). Infatti, in Veneto decine di migliaia di persone condividono la passione per l’equiturismo, sempre più appoggiato dall’Assessorato al Turismo della Regione, che ha in cantiere anche una nuova legge regionale ad hoc. Questa norma prevede il ripristino delle vecchie ippovie e la creazione di nuove green ways, ed offrirà la possibilità di muoversi a cavallo su tutto il territorio regionale, connettendosi anche a regioni limitrofe.

Last but not least: Padova città tornerà a legarsi intimamente ai cavalli il prossimo settembre, grazie al concorso ippico internazionale di salto ostacoli che andrà in scena in Prato della Valle – una prima assoluta per un evento siffatto, con i migliori cavalieri e cavalli sportivi provenienti da tutto il mondo, sfidantesi nella splendida location che si disloca tra il “Prato senza erba” e la Basilica di Santa Giustina (cavalliinvilla.it).

© Redaz. – riproduzione riservata; foto: “Sentieri e Cavalli” via fb

Redazione EQIN
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