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Jumping Verona: numeri e nomi importanti

Jumping Verona: numeri e nomi importanti
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29 ottobre 2024 #News

Numeri e nomi importanti per l’edizione 2024 di Jumping Verona che anche quest’anno è pronta a regalare agli appassionati tre giornate di grande spettacolo.

Sono infatti 20 le nazioni rappresentate nel CSI5*-W valevole come quarta tappa della Longines FEI Jumping World Cup™ (Australia, Austria, Belgio, Brasile, Canada, Danimarca, Francia, Germania, Gran Bretagna, Irlanda, Liechtenstein, Principato di Monaco, Norvegia, Paesi Bassi, Spagna, Svezia, Svizzera, Sud Africa, Turchia e ovviamente Italia) con al via alcuni dei migliori ‘top riders’ del momento.

Nel gruppo di stranieri in gara ci sono, infatti, quattro cavalieri della ‘top ten’ del ranking mondiale. A guidarli c’è il numero due, lo svizzero Steve Guerdat, seguito dal numero tre, il britannico Ben Maher, dal numero sette e dal numero nove al mondo, rispettivamente l’austriaco Max Kühner e il francese Simon Delestre. Steve Guerdat, domenica scorsa terzo classificato nel Gran Premio di World Cup di Helsinki, punta a guadagnare la sua sedicesima finale di Coppa del Mondo, finale che ha vinto già per tre volte: nel 2015, nel 2016 e nel 2019.

Ben Maher arriva invece a Fieracavalli da ‘campione in carica’. È stato infatti lui il vincitore del Gran Premio a Verona nel 2023, battendo in barrage proprio Guerdat, mentre Max Kühner, dopo aver vinto il Longines Global Champions Tour, è seriamente intenzionato a proseguire la serie di belle prestazioni del 2024 anche in Coppa del Mondo. Alla ricerca di un tris storico c’è poi Simon Delestre, habitué della tappa di Coppa del Mondo di Verona che ha vinto nel 2015 e nel 2021, ma anche di Fieracavalli che ha iniziato a frequentare da giovanissimo gareggiando tra i pony.

Oltre a questo ‘poker d’assi’ un altro cavaliere che occupa le zone alte del ranking mondiale è il francese Kevin Staut(n.14), anche lui domenica scorsa protagonista del Gran Premio di World Cup di Helsinki con il secondo posto, e nella tappa di apertura di Oslo, anche in questo caso secondo, ma nel Gran Premio del cinque stelle.

Nella ‘top 50’ della graduatoria mondiale, spiccano anche lo svedese Peder Fredricson (n.23) che dopo aver chiuso al terzo posto le finali di World Cup 2018/2019 e 2023/2024, è alla caccia della sua terza ‘final’, il francese Julien Anquetin(n.36), anche lui recentemente a segno in un Gran Premio di massimo livello a Birmingham, i belgi Gilles Thomas (n.37) per due anni di seguito campione del Belgio, e Jérôme Guery (n.43), e lo svizzero Pius Schwizer (n.40).
Ed ancora il britannico Scott Brash (n.44), vincitore nel Gran Premio di Jumping Verona nel 2019 e, sempre per la Francia, la giovane Jeanne Sadran (n.49), seconda nel ranking riservato agli Under 25 ma capace di tenere testa a molti cavalieri di primissimo livello.

Osservati speciali sono però anche lo spagnolo Eduardo Alvarez Aznar recente vincitore del Gran Premio conclusivo del Longines Global Champions Tour a Rabat, il tedesco Maximilian Weishaupt due settimane fa a segno di uno dei Gran Premi dell’Autumn Tour di Gorla Minore, il brasiliano Marlon Modolo Zanotelli e due veterani plurimedagliati del calibro dello svedese Rolf-Goran Bengtsson e del tedesco Marcus Ehning che ha all’attivo ben 21 finali di Coppa del Mondo delle quali tre vinte.

Per ultime, ma non certo per importanza, a Jumping Verona quest’anno arrivano delle amazzoni agguerrite capeggiate dall’australiana Edwina Tops-Alexander. Da tenere d’occhio ci sono però anche la svedese Petronella Andersson, la svizzera Jane Richard, la turca Alessia Arrigo Zazadze, la 21enne Jennifer Hochstaedter del Liechtenstein e Géraldine Straumann, 20enne anche lei svizzera, che è la più giovane dei sessanta atleti iscritti nel CSI5*-W di Jumping Verona.

GIULIA MARTINENGO MARQUET: UNA QUOTA ROSA DI SPESSORE

Giulia Martinengo Marquet, campionessa italiana in carica (ma aveva già vinto il titolo nel 2015 e nel 2018), è una delle punte di diamante del Team Italia per Jumping Verona. Friulana di nascita ma, come lei stessa si definisce, veneta di adozione, da molti anni in sella con la divisa dell’Aeronautica Militare, sarà alla quindicesima partecipazione al CSI5*-W di Coppa del Mondo, il fiore all’occhiello dell’intensa programmazione sportiva di Fieracavalli.

“Verona è uno dei due grandi appuntamenti italiani per il salto ostacoli e tutti noi cavalieri siamo sempre felici ed entusiasti di gareggiarci. Per me è oltretutto il concorso ippico di casa, un evento al quale con la mia famiglia ho presenziato a lungo come spettatrice, la prima volta quando avevo appena nove, dieci anni, e poi fortunatamente da protagonista delle gare”.

Qualche ricordo significativo, legato a Verona?

“Sicuramente il nono posto di Athletica nel 2007, per me il miglior risultato ottenuto nel Gran Premio. E poi la vittoria con Pop Lady d’Elle nel 2014, l’unica conquistata finora nella rassegna veronese”.

Questa sarà la quindicesima partecipazione.

“Un numero importante per un appuntamento importante. Essere selezionati e gareggiare a Verona, quando l’annata volge alla conclusione, equivale al coronamento di una stagione evidentemente positiva, con risultati di spicco. È il riconoscimento di aver fatto un buon lavoro, da parte mia, di tutto il team che mi assiste nel lavoro quotidiano e in gara, e da parte dei cavalli che siamo riusciti a valorizzare. In ogni caso non bisogna mai sentirsi sufficientemente appagati ma piuttosto sempre pronti a dare il massimo. Sarà così anche in questa circostanza”.

Il 2024 è stato un anno particolarmente significativo, parlando di cavalli e risultati.

“Posso finalmente contare su un terzetto di alto livello, composto da Captain Morgan Weering Z, Delta del’Isle e Scuderia 1918 Calle Deluxe, sul quale ormai fare grande affidamento a prescindere dalle scelte del momento. È una situazione che mi dà gioia e sicurezza. Saranno loro i miei compagni a Verona, ma adesso la palla passa a me e spero davvero di essere anche questa volta alla loro altezza”.

© Comunicato Stampa Jumping Verona – Equi-Equipe; foto: Giulia Martinengo Marquet © JV/Stefano Grasso

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