Nuovi studi sulla pressione fornita dalle capezzine
01 luglio 2024 #News
Sono stati studiati i cavalli che indossavano cinque diverse testiere utilizzando due diversi sistemi di misurazione della pressione, nell’intento di standardizzare il metodo.
Il tema è sicuramente di grande attualità, a partire dal 2017 anno in cui la comunità equestre a gran voce chiese chiarimenti sull’uso del chiudibocca (+ informazioni: clicca qui), in seguito nel 2020 la Svizzera indicò come minimo lo spazio di 1.5 cm tra capezzina e naso del cavallo (+ informazioni: clicca qui), mentre nel 2021 in Canada a seguito di un progetto pilota erano stati resi noti ulteriori dati sulla misurazione delle testiere. (+ informazioni: clicca qui)
Il Dr. Adrian Harrison, professore associato di Biomeccanica e Riabilitazione presso il Dipartimento di Scienze Veterinarie e Animali dell’Università di Copenaghen (DEN), ha pubblicato il 26 giugno sull’Open Journal of Veterinary Medicine un articolo in cui ha cercato di trovare un modo più semplice per misurare la pressione delle capezzine. Il dottor Harrison ha scoperto che le procedure scientifiche per affrontare il problema dell’adattamento della capezzina e dell’eccessiva tensione che può causare dolore, così come le misurazioni quantitative della pressione sotto la capezzina mentre il cavallo viene montato, erano scarse o gravemente carenti. Ha inoltre osservato che il processo di approvazione delle testiere da parte della FEI non è attualmente basato su misurazioni quantitative.
L’autore ha citato uno studio internazionale che ha riscontrato differenze significative nella tenuta della capezzina all’interno delle diverse discipline FEI, dove solo il 7% è risultato soddisfare lo standard FEI a “due dita”, equivalente a 1,5 cm, mentre il 44% è risultato essere essere serrato a ‘0 dita’. Tali risultati hanno indicato una chiara necessità di un protocollo migliore per il controllo dell’attrezzatura durante le competizioni FEI, in particolare per la chiusura della capezzina.
Questo studio ha rivelato che i sensori di pressione lineari a film sottile hanno fornito una misura rapida, facile, non invasiva ma affidabile, precisa e quantificabile della pressione sotto la capezzina dei cavalli durante i periodi di attività fisica e a riposo. È interessante notare che è stato dimostrato che le quattro tipologie di testiere approvate dalla FEI utilizzate nello studio non offrivano una pressione inferiore sotto la capezzina rispetto a quelle recentemente vietate dalla FEI.
I risultati hanno inoltre indicato che le pressioni sotto le capezzine possono raggiungere livelli che sembrano in grado di infliggere danni ai tessuti. Il ricercatore consiglia che le testiere e le capezzine dovrebbero essere valutate utilizzando una metodologia scientifica e non basata su criteri arbitrari e soggettivi, come avviene attualmente. Questo studio ha dimostrato che la metodologia scientifica può essere utilizzata in modo relativamente rapido e semplice per quantificare la pressione sotto le capezzine di diverse testiere, anche mentre sono in uso in tempo reale.
© L. Ruffino – riproduzione riservata; fonte: horsesport.com; foto: © EqIn