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Top Jumping Horses: King Edward

Top Jumping Horses: King Edward
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03 ottobre 2022 #topjumpinghorses

King Edward è la regalità olimpica. Montato da Henrik von Eckermann, attualmente al primo posto della FEI Ranking Jumping mondiale, è stato l’unico cavallo a Tokyo 2020 a saltare ben sei percorsi netti.

In tal modo, è diventato solo il terzo cavallo nella storia delle Olimpiadi a saltare impeccabilmente!

Top Jumping Horses: King Edward 1

Saltando per la Svezia, King Edward e Henrik Von Eckermann, hanno fatto parte della squadra vincitrice della medaglia d’oro olimpica, in quell’occasione hanno combattuto al loro fianco il numero tre al mondo Peder Fredricson e Malin Baryard-Johnsson rispettivamente su H&M All In e H&M Indiana. Sono stati sempre loro a vincere anche l’oro ai recenti Campionati Mondiali ECCO FEI 2022 di Herning, in Danimarca, sia a titolo individuale che a squadre: insomma, la storia dei loro successi non solo è ricchissima, ma anche d’eccellenza!

King Edward è un sangue caldo belga di 11 anni, è di proprietà di Dufour Stables ed è stato montato dalla compagna di Henrik, Janika Sprunger. Henrik lo ha preso tra le sue redini quando l’amazzone elvetica era incinta del loro figlio, Noah.

Top Jumping Horses: King Edward 2

Nato il 21 maggio 2010, la madre di King Edward è Koningin De Lauzelle, il cui padre era Feo. Il padre di King Edward è invece lo stallone da dressage Edward 28, uno soggetto di qualità per la disciplina, che ha portato la giovane amazzone teutonica Charlott-Maria Schürmann alla vittoria all’Hagen CDI-Y nel 2013 con un punteggio di 76,84!

Ora, se c’è una regola nell’allevamento di cavalli sportivi che viene ripetuta più e più volte, è che mentre si possono allevare cavalli da dressage con sangue da saltatori, non è vero il contrario: i cavalli da dressage non produrranno mai saltatori….regola oggi smentita proprio da King Edward!

Una curiosità: King Edward, proprio come il suo compagno di squadra svedese All In, è scalzo: questa decisione è stata basata esclusivamente per ciò che rende più felice il piccolo castrone sauro, che in questo modo pare procedere tra gli ostacoli con più scioltezza. Nel jump-off della gara individuale alle olimpiadi, King Edward ha concluso, nonostante il netto, ai piedi del podio.

Henrik ha a quel tempo commentato: “Ad essere onesto, la cosa mi ha un po’ abbattuto, lo ricorderò sempre come il giorno in cui ho perso la medaglia […] È stato quello che è successo e sarei ancora più arrabbiato se avessi lasciato che in qualche modo influisse sul mio giudizio nei giorni successivi, quindi mi sono rimesso in sesto e sono felice di averlo fatto. Sono riuscito a mantenere la concentrazione. Penso che meritassimo di fare un buon risultato nella finale a squadre”.

Top Jumping Horses: King Edward 3

King Edward viene descritto come un cavallo vivace, la cui energia implacabile ha bisogno di un’attenta gestione e comprensione. Henrik già sospettava, all’avvicinamento delle olimpiadi, che il caldo di Tokyo lo avrebbe aiutato a calmarlo. Sembrava uno dei pochi cavalli a trarre beneficio dall’umidità che soffocava tanti altri equidi e uomini presenti in Giappone! Henrik ha detto: “È un cavallo molto fresco e sapevo quando sono arrivato qui (a Tokyo) che questo caldo lo avrebbe migliorato in quanto lo avrebbe reso un po’ più calmo. Quindi per me è stato un vantaggio”.

A Tokyo, al termine delle gare olimpiche, Henrik ha dichiarato: “Collezionare tutti percorsi netti qui è molto raro e incredibile. Tutto sembra perfetto. È fantastico.” E così è stato, King Edward è stato il re dell’arena, lasciando intatto al suo posto ogni ostacolo.

“È una macchina, un animale incredibile, non ho bisogno di saltare molto fuori, prima di una gara lo giro solo al mattino e poi mi alleno su sei/sette salti; risparmio un sacco di energia e  si mantiene fresco per la competizione”, ha detto Henrik.

Solo nel 2021, questo cavallo ha fatto il giro del mondo affrontando i migliori percorsi che il salto internazionale ha da offrire: a febbraio e marzo dello scorso anno erano a Doha. Ad aprile, a ‘s-Hertogenbosch, a maggio era St Tropez, giugno Stoccolma, luglio a Windsor, prima di dirigersi verso la gloria d’oro del Giappone.

© S.Scatolini Modigliani; – riproduzione riservata; fonte dichiarazioni: FEI (clicca qui); tutte le foto: © FEI/Richard Juilliart – archivio ECCO FEI World Championships 2022, Herning (DEN) – only press use.

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Redazione EQIN
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