Ci sono ancora resistenze nel parlare di intelligenza dei cavalli? Eppure…
21 marzo 2018 #focus
“Il cavallo è fisiologicamente attrezzato per dimostrare capacità mentali anche abbastanza avanzate, non diverse da quelle già accertate di primati e delfini. Basta dargliene la possibilità” (M. Franchini).
Negli ultimi anni molte ricerche scientifiche hanno riguardato la vita mentale ed emozionale dei cavalli – per esempio, in lingua italiana, abbiamo più volte parlato del recente volume di P.Baragli, M. Pagliai, “Cavalli allo specchio” clicca qui – ed hanno fornito dati concreti sulla loro intelligenza, ragion per cui oggi non dovrebbe essere più possibile fare “come se così non fosse”: sono invece ancora in molti a pensare, anche e soprattutto nella comunità equestre, che il cavallo non sia intelligente. Il grande scrittore Remy de Gourmont (1858-1915) nel suo breve testo I cavalli che pensano, notava: “I racconti al riguardo sono sempre stati considerati come semplice letteratura, dettata dall’illusione, dall’affetto del proprietario verso il suo cavallo, e non gli si dava troppo peso”. Oggi si continua a “non dargli troppo peso” e così si trascurano quelle che potrebbero essere delle sorprendenti e utili scoperte. Questa purtroppo così radicata convinzione è frutto di pregiudizi e di un’osservazione superficiale del cavallo e dei suoi comportamenti. Quotidianamente questo animale ci mostra le mille sfaccettature della sua intelligenza, ma noi le ignoriamo o le guardiamo senza vederle. Chi conosce sommariamente il cavallo, e magari sta con lui un’ora alla settimana solo per montare, rischia di giudicare erroneamente il suo livello intellettuale. Ma attenzione: anche il fatto di lavorare quotidianamente con questi animali non dà nessuna garanzia sulle competenze etologiche che servono per interpretare i cavalli nel modo più adeguato. Vale quindi la pena invitare ad una lettura ricca di esempi, documenti e testimonianze – raccolte in un periodo di tempo di oltre 20 anni: “L’intelligenza dei cavalli. Un’esplorazione della loro vita mentale ed emozionale” (Equitare Casa Editrice 2012) è un testo indubbiamente interessante e stimolante, rivolto a tutti coloro che vogliano veramente conoscere questo meraviglioso animale.
Strutturato in nove capitoli, questo volume prende le mosse dalla presentazione degli organi sensoriali del cavallo (gusto, olfatto, tatto, udito, vista e.. sesto senso?), con tutte le specifiche relative al vasto universo dei sensi di questa specie animale; prosegue indicando le principali abilità ed attitudini – dal mangiare/bere all’apprendimento, dallo spiccato senso dell’orientamento alla capacità di padroneggiare nozioni complesse come spazio e tempo -, analizza le capacità empatiche che si manifestano principalmente nella vita sociale del branco – legame sociale originario e costitutivo del cavallo – per poi arrivare a puntualizzare, prima di tutto, che cosa sia da intendersi, in un senso generale, con la parola intelligenza, termine che ha appassionato, diviso e tormentato le menti più brillanti di ogni tempo, e continua a farlo ancora oggi -, per arrivare quindi ad indagare più compiutamente le capacità mentali specifiche del cavallo. L’autrice ci mostra quanto “condizionamento” sia un termine abusato e inflazionato in merito a questi animali: ci spieghiamo infatti pressoché tutti gli atteggiamenti del cavallo (cognitivi e non) con questa parola che abbiamo meccanicamente imparato; siamo inoltre sicuri di sapere davvero che cosa significhi? Da sola essa comunque non basta a spiegare la capacità di apprendimento (quindi l’intelligenza) dell’animale. Abilità quali la memorizzazione, l’associazione di idee, il mantenimento dell’attenzione nell’osservazione, l’imitazione, sono solo alcuni dei concetti analizzati in “L’intelligenza dei cavalli. Un’esplorazione della loro vita mentale ed emozionale“. Non vi sveliamo di più: vi invitiamo solo ad immergervi in una lettura che, ne siamo certi, vi porterà importanti ed utili scoperte.
©B.S. – riproduzione riservata; foto archivio © A. Benna / EqIn
→ CHI E’ L’AUTRICE: Maria Franchini, napoletana di nascita e francese d’adozione, è giornalista, traduttrice e autrice di numerosi volumi dedicati al cavallo. L’etologia equina è stato e resta il suo ambito prediletto di ricerca. Tra le sue opere in lingua francese ricordiamo: La Méthode Gentili (1998); La fabuleuse aventure du Cheval Napolitain (2003); Les Indiens d’Amérique et le Cheval (2012).
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