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Firmata la Carta di Pescasseroli per la comunicazione giornalistica legata all’ambiente

CAITPR: firmata la Carta di Pescasseroli inerente alla comunicazione giornalistica legata alla natura e all'ambiente
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28 dicembre 2023 #news

E’ stata firmata a L’Aquila, in occasione del centenario del Parco Nazionale d’Abruzzo, la Carta di Pescasseroli che contiene le linee guida per la consapevolezza ambientale nella professione giornalistica.

Nel corso della XXII edizione del Premio giornalistico intitolato a Guido Polidoro, che si è tenuto qualche giorno prima di Natale, il 13 dicembre scorso all’Aquila nella Sala conferenze di Palazzo dell’Emiciclo, durante la quale è stata presentata e firmata la “Carta di Pescasseroli, linee guida per la consapevolezza ambientale nella professione giornalistica”, proposta dai Consigli degli Ordini regionali dell’Abruzzo, Lazio e Molise e approvata dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, in occasione dei cento anni del Parco Nazionale d’Abruzzo.

Ovviamente presente una rappresentanza dell’Associazione PASSIONECAITPR, testimone di una progettualità ormai decennale legata alla Biodiversità che lega i territori, la natura e le specie che la abitano (link libro: I TESORI DELLA BIODIVERSITÀ).

Linee guida per la consapevolezza ambientale nella professione giornalistica

In un’epoca in cui il cambiamento climatico sta raggiungendo dimensioni allarmanti, il ruolo dei giornalisti nell’informazione e nella sensibilizzazione dell’opinione pubblica è centrale. Un ruolo che deve essere svolto con responsabilità, impegno e piena consapevolezza. Per questo, occorre individuare norme deontologiche che guidino i giornalisti nella modalità di copertura delle notizie relative all’ambiente.

Linee di indirizzo che hanno l’obiettivo di garantire sempre l’accuratezza e la trasparenza nell’ottica di generare una crescente dimensione empatica. L’ambiente è un tema trasversale la cui tutela, anche nell’interesse delle future generazioni, è stata inserita appena un anno fa nei principi fondamentali della nostra Costituzione assieme a quella degli ecosistemi e della biodiversità così come quella degli animali. L’ambiente incide su moltissimi altri campi della vita e riguarda l’intera società, dall’economia ai flussi migratori generati dalle crisi climatiche, fino alla convivenza tra comunità umane e fauna.

Conseguentemente, il giornalismo ambientale deve essere analizzato in modo sistemico, non solo come sezione di un media: siamo di fronte a un aspetto che integra la complessità della realtà che viviamo e quindi di notevole interesse pubblico.L’adozione di queste linee guida sulla questione ambientale deve essere considerata un’opportunità per il mondo del giornalismo, al fine di erogare un’informazione completa, affidabile e su base scientifica.

Solo in tal modo l’informazione ambientale può aspirare a divenire centrale per la comprensione del mondo che ci circonda e per un maggiore rispetto dell’ambiente stesso. La consapevole adesione alle norme ambientali e ai principi etici e professionali da parte dei giornalisti, unita alla conoscenza e alla corretta informazione dell’opinione pubblica su queste specifiche problematiche, diventa fondamentale per la creazione di una società in cui la tutela degli ecosistemi naturali sia un valore universalmente riconosciuto e accettato.

L’etica ambientale si basa su diversi principi cardine: la conoscenza della biodiversità, la giustizia ecologica, la sostenibilità nell’uso delle risorse, il valore della conservazione e la responsabilità di ognuno di noi nel rapporto uomo-natura. Questi principi forniscono un approccio sistemico per la comprensione dei problemi ambientali e di come affrontarli mirando a favorire la migliore conoscenza possibile nei cittadini al fine di fornire a tutti gli strumenti per l’adozione di comportamenti e scelte consapevoli. L’etica ambientale si propone di aiutare singoli e comunità a comprendere l’immane complessità di queste problematiche e a individuare strategie e soluzioni realmente sostenibili.

Gli Ordini dei Giornalisti d’Abruzzo, del Molise e del Lazio e Il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, uno dei parchi più antichi d’Italia, che celebra quest’anno il centenario della sua legge istitutiva, con questo documento vogliono avviare un percorso di collaborazione finalizzato alla crescita della conoscenza e della consapevolezza collettiva che la relazione tra essere umano e ambiente naturale è l’unica strada per garantire uno sviluppo sostenibile, la continuità e la conservazione delle risorse naturali per le future generazioni.

Istituito nel 1923, il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise rappresenta una preziosa risorsa naturale che tutela una vasta area di circa 50.000 ettari, in cui convivono assieme alle comunità locali molte specie animali e vegetali. Tra la fauna che popola il Parco, ci sono animali selvatici che si trovano nella lista delle specie a rischio d’estinzione. Tra questi: l’orso bruno marsicano, il camoscio d’Abruzzo, il gatto selvatico e la lontra. La tutela della fauna è sempre stato uno degli obiettivi primari del Parco, avendo la sua istituzione consentito di evitare l’estinzione di specie uniche al mondo come l’orso marsicano, il lupo e il camoscio appenninico. Le azioni di tutela assicurate nel corso dei decenni, insieme ai progetti di conservazione hanno permesso a queste popolazioni di sopravvivere.

Addirittura, per il lupo e il camoscio, di cambiare lo stato di conservazione secondo la classificazione IUCN (Unione mondiale per la conservazione della natura). Grazie ai programmi di conservazione degli habitat e della biodiversità, l’orso bruno marsicano – per esempio – ha visto il suo numero aumentare, passando da appena 30-40 esemplari negli anni ‘70 del secolo scorso agli attuali 60-70.

Nonostante questi progressi, la piena tutela della fauna non è ancora una meta raggiunta. Ci sono ancora molte sfide da affrontare, tra cui una tutta nuova perché dettata dai cambiamenti sociali del nostro tempo, la prevenzione del disturbo che i visitatori possono arrecare agli habitat e alle specie presenti, nonché quello più diretto verso i grandi mammiferi oggetto di attenzioni smodate per realizzare foto e video senza alcuna consapevolezza dei danni che si possono procurare. Inoltre, sono necessari maggiori sforzi per sensibilizzare i cittadini residenti e turisti sull’importanza di questa fauna e sulla necessità di proteggere la biodiversità e gli ecosistemi.

Il centenario dell’istituzione del Parco è l’occasione per riflettere su etica, bioetica, sul valore degli ecosistemi e sulla necessità di gestire in modo sostenibile le risorse ambientali. Siamo tutti responsabili della tutela della fauna e dell’ambiente in cui viviamo, e dobbiamo impegnarci a preservarlo per le generazioni future. Solo così potremo garantire un futuro sano ed equilibrato per il nostro pianeta e per tutte le specie che vi abitano.

La salvaguardia della fauna è un tema di grande attualità. Per il mondo dell’informazione è importante la consapevolezza della ricaduta che la narrazione giornalistica ha sulla sfera pubblica. Gli Ordini dei Giornalisti d’Abruzzo, del Molise e del Lazio e il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, con l’approvazione del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, suggeriscono e fanno proprie alcune linee guida per un’etica ambientale che trovi piena attuazione nella professione giornalistica.

  1. Accuratezza: è fondamentale fornire informazioni accurate e verificabili, citando sempre le fonti, soprattutto scientifiche. Le informazioni fornite devono essere il più possibile esaustive, basate su fonti attendibili e riconosciute. I dati e le statistiche devono essere sempre verificati e analizzati criticamente.
  2. Equilibrio: è importante presentare tutti i punti di vista pertinenti.
    I giornalisti devono cercare di evitare la parzialità – se non nelle parti dichiaratamente di commento e specificandolo al lettore – presentando le notizie in modo equilibrato e plurale. In questo modo, il pubblico può formarsi un’opinione completa e consapevole.
  3. Proattività: i giornalisti dovrebbero essere proattivi nel promuovere gli argomenti ambientali. Oltre a riportare le notizie, dovrebbero anche cercare di diffondere la consapevolezza ambientale e dare visibilità alle soluzioni sostenibili.
  4. Responsabilità: i giornalisti devono assumersi la responsabilità del contenuto e delle sue conseguenze anche in tema ambientale. Devono evitare, ovviamente, oltre che la diffusione di informazioni false e ingannevoli l’utilizzo di notizie e filmati che abbiano il solo fine sensazionalistico.

La CARTA DI PESCASSEROLI può essere scaricata con un semplice click su questo link 

© Comunicato Stampa Passione CAITPR; foto: © A. Parisi

Redazione EQIN
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