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Cavalli al cinema, due gli appuntamenti da non perdere

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09 marzo 2018 #news

Per tutti gli appassionati, ma anche per chi non ha la fortuna di confrontarsi ogni giorno con i cavalli instaurando con loro un concreto rapporto, sarà un vero piacere sapere che il panorama cinematografico del 2018 vede ben due film che raccontano come il feeling che nasce con il cavallo possa essere la chiave di volta per dare la giusta interpretazione alla propria vita.

Lo statunitense “Charley Thompson”, in uscita nelle sale italiane il prossimo 5 aprile (‘Lean on Pete‘ il titolo originale, terzo film del regista Andrew Haigh, attore protagonista Charlie Plummer), presentato al Festival di Venezia (30 agosto-9 sett 2017), è l’adattamento del romanzo di Willy Vlautin ‘La ballata di Charley Thompson’; racconta di un ragazzo cresciuto da solo che trova in un vecchio cavallo da corsa, Lean on Pete, un’opportunità di riscatto che segnerà per lui l’inizio di un nuovo modo di affrontare l’avvicendarsi della vita.

In uscita anche il film iraniano “Dressage” (regista Pooya Badkoobeh), vincitore della sezione Generation 14plus al Festival di Berlino (15-25 febbraio 2018). Tratta delle differenze sociali e generazionali all’interno della società iraniana che hanno portato ad una progressiva perdita dei valori morali. La protagonista vive in un sobborgo a una cinquantina di chilometri da Teheran, nel quale eleganti ville private si mescolano a case modeste; Golsa (attrice Negar Moghaddam), adolescente, testarda e introversa figlia di professionisti che pur volendo il meglio per lei limitano al minimo l’interazione domestica quotidiana, si trova a frequentare i ragazzi del quartiere più ricchi di lei, dai quali viene spesso sbeffeggiata e spinta a comportamenti delinquenziali per fuggire alla noia. Golsa cerca di distaccarsi da quell’ambiente in cui si sente imprigionata e trova rifugio in una scuderia di cavalli da dressage, l’unico posto in cui si sente libera e pienamente se stessa.

È interessante come spesso si trovi il coraggio di cambiare la propria vita affidandosi ad un “amico animale”: sembra ci aiuti in una sorta di percorso catartico, come se fosse un filtro che libera l’uomo dai suoi pregiudizi e limiti per restituirgli una nuova e più forte immagine di sé. Questo è probabilmente il focus che accomuna entrambi i film, imperdibili per tutti gli appassionati del mondo equestre.

© S. Scatolini Modigliani – riproduzione riservata; foto in copertina da “Dressage” © filmtv.it

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Redazione EQIN
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