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Completo: la parola a Stefano Brecciaroli su stage federale, prospettive della disciplina e Badminton

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04 maggio 2017 #focus

Il 2 e 3 maggio scorsi si è svolto presso il Centro Equestre Ranieri di Campello – Pratoni del Vivaro – il primo stage per il supporto alla progressione del tecnico incaricato quest’anno dalla Federazione Italiana Sport Equestri, l’Appuntato scelto pluricampione italiano, quattro volte presente alle Olimpiadi (Giochi di Atene 2004, Pechino 2008, Londra 2012, Rio De Janeiro 2016), membro della Commissione federale atleti Stefano Brecciaroli.

Stefano Brecciaroli and Apollo WD Wendi Kurt Hoev. © Peter Nixon/FEI @HorsetalkNZ

A fronte di questo primo importante appuntamento nel calendario di formazione riservato ai cavalieri seniores di 2° grado (prossima stage: c/o Sporting Club Monterosa di Caltignaga – NO – il 25 e 26 maggio) che ha visto la partecipazione di oltre una decina di binomi (Giulia Argenziano Evelina Bertoli, Tosca Brambilla, Sara Breschi, Roberto Consumati, Paolo Mario De Simone, Alice Di Mario, Arianna Guidarelli, Mattia Luciani, Costanza Mantici, Maria Virginia Sirolli), abbiamo raggiunto telefonicamente Stefano per fargli qualche domanda. “Sono molto soddisfatto di come si sono svolte le cose nelle due giornate – ci ha detto Brecciaroli; “Anzitutto perché, concretamente, con l’avvio di questi stage, il perfezionamento e la cura della progressione di binomi di medio-alto livello è finalmente diventata una priorità, fondamentale per incentivare il settore della disciplina del completo, obiettivo pienamente condiviso con il Presidente della FISE Marco di Paola e il Direttore sportivo discipline olimpiche Francesco Girardi. Nel dettaglio, mi pare sia andata molto bene anche con la formula da me scelta: due giorni di lavoro per questo primo stage, utili per dare consigli ed indicazioni ai binomi senza destabilizzare troppo il loro training / daily work quotidiano“.

#moments stage ai Pratoni con Brecciaroli

Mi pare d’intendere che un occhio di riguardo alla cosiddetta “formazione permanente” sia dunque tra gli intenti principali per far crescere la disciplina: “Indubbiamente, a tutti i livelli. Personalmente, credo nel confronto attivo; e pertanto credo anche sia necessario creare sempre più occasioni di crescita e formazione, anche durante la stagione invernale, quando la pausa dalle competizioni di completo per ragioni climatiche è da vivere come una risorsa, grazie al fatto che c’è più tempo per approfondire con calma, risolvere i problemi, fare il punto delle diverse situazioni: colgo l’occasione per annunciare che queste occasioni, diversamente da quanto accaduto in passato, ci saranno, stiamo mettendo a punto sempre più momenti che io considero essenziali per arrivare pronti, in primavera, ad iniziare la stagione al meglio“. Continuità del lavoro degli eventers, che devono saper conciliare impegni agonistici e formazione: “Sì, anche se non è facile. Non è facile soprattutto perché, come ho fatto notare più volte, per un atleta la stesura di un buon calendario di impegni, non solo agonistici,  è uno strumento di lavoro importante; per tale ragione gli stessi appuntamenti formativi e relativo calendario andrebbero decisi prima di tutto consultando gli atleti stessi, interpellandoli. Ci stiamo lavorando! Abbiamo atleti di livello e questi devono trovare sostegno e risposte adeguate nella struttura d’insieme che fa da timone della disciplina – dai dirigenti agli istruttori. Finora si è tralasciato un lavoro globale di questo tipo, una visione d’insieme capace di pianificare, indirizzare e ottimizzare le risorse per un vero lavoro di team. L’obiettivo primario è il lavoro per una buona squadra, non si può più investire e contare esclusivamente su singoli binomi già consolidati, bisogna formare e dare supporto alla nuova filiera. Se il completo vuole crescere come disciplina sportiva deve pensare più in grande, far propria una visione manageriale di gestione e supporto degli ottimi binomi che già ci sono, fanno parte del mondo del completo e devono ricevere tutto l’aiuto possibile. Stiamo lavorando proprio in tal senso“.

#moments stage ai Pratoni con Brecciaroli

Parliamo un po’ della location in cui si è svolto questo primo stage, i Pratoni del Vivaro – Centro Equestre Ranieri di Campello: “I Pratoni sono una palestra eccezionale, unica. Oggi tutti noi del Completo celebriamo e viviamo con gioia i primi segnali positivi di rinascita di un luogo che è stato, è e sarà sempre una sorta di Università per la disciplina: un posto che tutto il mondo ci invidia, dove è possibile preparare nel modo più adeguato tutte le rifiniture nella formazione e progressione di livello. Il completo italiano non può certo fare a meno di un posto come i Pratoni, già sono pochi i luoghi dove allenarsi rispetto ad altri Paesi!“.

#moments stage ai Pratoni con Brecciaroli

In conclusione di questa bella chiacchierata, un tuo pensiero ad Arianna Schivo e Pietro Sandei impegnati in queste ore nel CCI4* di Badminton, evento-icona mondiale del Completo (+info: clicca qui), cui tu stesso hai partecipato, nel 2013: “Badminton è una gara impegnativa ed importantissima, una meta nell’immaginario di ogni completista, che prima di tutto impone di aver sviluppato un profondo legame con il proprio cavallo; decisi di affrontarla dopo i Giochi di Londra proprio perché con Apollo ero arrivato ad avere questo tipo di feeling; sia Arianna, sia Pietro hanno sufficiente esperienza e tecnica per poter sostenere la gara con i migliori eventers al mondo e sarà certamente un’esperienza indimenticabile per entrambi, indipendentemente dal risultato; sono certo che il loro obiettivo principale sia accumulare più esperienza possibile: Arianna dopo la recente esperienza alla Olimpiadi ha con sé una cavalla, Quefira De l’Ormeau, dalle ottime qualità, Pietro è nella giusta progressione con un cavallo, Mouse, che gli ha dato tantissimo“.

© B.S. – Riproduzione riservata; foto di copertina: S. Brecciaroli e Viscount George © A. Benna; foto stage courtesy Costanza Mantici

 

 [:en] 3″ width=”200″ height=”300” /> Stefano Brecciaroli[/caption]A fronte di questo primo importante appuntamento nel calendario di formazione riservato ai cavalieri seniores di 2° grado (prossima stage: c/o Sporting Club Monterosa di Caltignaga – NO – il 25 e 26 maggio) che ha visto la partecipazione di oltre una decina di binomi (Giulia Argenziano Evelina Bertoli, Tosca Brambilla, Sara Breschi, Roberto Consumati, Paolo Mario De Simone, Alice Di Mario, Arianna Guidarelli, Mattia Luciani, Costanza Mantici, Maria Virginia Sirolli), abbiamo raggiunto telefonicamente Stefano per fargli qualche domanda. “Sono molto soddisfatto di come si sono svolte le cose nelle due giornate – ci ha detto Brecciaroli; “Anzitutto perché, concretamente con l’avvio di questi stage, il perfezionamento e la cura della progressione di binomi di medio-alto livello è finalmente diventata una priorità, fondamentale per incentivare il settore della disciplina del completo, obiettivo pienamente condiviso con il Presidente Marco di Paola e il Direttore sportivo discipline olimpiche Francesco Girardi. Nel dettaglio, mi pare sia andata molto bene anche con la formula da me scelta: due giorni di lavoro in stage, utile per dare consigli ed indicazioni ai binomi senza destabilizzare troppo il loro training / daily work quotidiano“.

#moments stage ai Pratoni con Brecciaroli

Un occhio di riguardo alla cosiddetta “formazione permanente” mi pare d’intendere sia dunque tra gli intenti principali per far crescere la disciplina: “Indubbiamente, a tutti i livelli. Personalmente, credo nel confronto attivo; e soprattutto credo sia necessario rimuovere del tutto la cattiva abitudine italiana di mettere sella e stivali più o meno al chiodo durante la stagione invernale, a causa dell’impraticabilità dei nostri terreni: fatte alcune eccezioni per coloro che da metà novembre a febbraio muovono per fare stages verso altri Paesi, bisognerà creare sempre più occasioni formative in loco durante questo periodo, momenti che io considero essenziali per arrivare pronti, in primavera, ad iniziare la stagione al meglio“. Continuità del lavoro degli eventers, che devono saper conciliare impegni agonistici e formazione: “Sì, anche se non è facile. Non è facile soprattutto perché come ho fatto notare più volte, per un atleta la stesura di un buon calendario di impegni, non solo agonistici,  è uno strumento di lavoro importante; per tale ragione gli stessi appuntamenti formativi e relativo calendario andrebbero decisi prima di tutto consultando gli atleti stessi, interpellandoli. Ci stiamo lavorando! Abbiamo atleti di livello e questi devono trovare sostegno e risposte adeguate nella struttura d’insieme che fa da timone della disciplina – dai dirigenti agli istruttori. Finora si è tralasciato un lavoro globale di questo tipo, una visione d’insieme capace di pianificare, indirizzare e ottimizzare le risorse per un vero lavoro di team. Contava solo il singolo, prevaleva un certo individualismo troppo amatoriale, che tuttavia gravava tutto sulle spalle di quell’uno – cavaliere e/o proprietario: se il completo vuole crescere come disciplina sportiva deve pensare più in grande, far propria una visione manageriale di gestione degli ottimi binomi che già ne fanno parte“.

#moments stage ai Pratoni con Brecciaroli

Parliamo un po’ della location in cui si è svolto questo primo stage, i Pratoni del Vivaro – Centro Equestre Ranieri di Campello: “I Pratoni sono una palestra eccezionale, unica, che tutto il mondo ci invidia. Oggi tutti noi del Completo celebriamo e viviamo con gioia la i primi segnali positivi di rinascita di un luogo che è stato, è e sarà sempre una sorta di Università per la disciplina: un posto che tutto il mondo ci invidia, dove è possibile preparare nel modo più adeguato tutte le rifiniture nella formazione e progressione di livello. Il completo italiano non può certo fare a meno di un posto come i Pratoni, già sono pochi i luoghi dove allenarsi rispetto ad altri Paesi!“.

#moments stage ai Pratoni con Brecciaroli

In conclusione di questa bella chiacchierata, un tuo pensiero ad Arianna Schivo e Pietro Sandei impegnati in queste ore nel CCI4* di Badminton, evento-icona mondiale del Completo, cui tu stesso hai partecipato, nel 2013: “Badminton è una gara impegnativa ed importantissima, una meta nell’immaginario di ogni completista, che prima di tutto impone di aver sviluppato un profondo legame con il proprio cavallo; decisi di affrontarla dopo i Giochi di Londra proprio perché con Apollo ero arrivato ad avere questo tipo di feeling; sia Arianna, sia Pietro hanno sufficiente esperienza e tecnica per poter sostenere la gara con i migliori eventers al mondo e sarà certamente un’esperienza indimenticabile per entrambi, indipendentemente dal risultato; sono certo che il loro obiettivo principale sia accumulare più esperienza possibile: Arianna dopo la recente esperienza alla Olimpiadi ha con sé una cavalla, Quefira De l’Ormeau, dalle ottime qualità, Pietro è nella giusta progressione con un cavallo, Mouse, che gli ha dato tantissimo”.

© B.S. – Riproduzione riservata; foto di copertina: S. Brecciaroli e Viscount George; altre foto courtesy Costanza Mantici

 

 

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Redazione EQIN
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