Focus sul Kurtsystems, pre-training per puledri che abbatte i rischi per la loro salute
18 agosto 2017 #focus
In seguito alla notizia diramata ad inizio luglio dal telegiornale di ITV (video a seguire), sono state molte le riviste di settore, tra cui anche Horse & Hound che hanno dato visibilità ed eco al Kurtsystems, il rivoluzionario sistema di pre-training per i purosangue da corsa che funziona senza l’interferenza della mano e dell’assetto del jockey, per introdurre gradualmente i giovani puledri al lavoro, di modo che giungano preparati al programma di racing.
Il Kurtsystems é stato ideato dal finanziere e allevatore turco Mehmet Kurt, che ha investito nell’impianto del Kingwood Stud Ltd di Lambourn venti milioni di sterline. Dello staff del Kurtsystems fanno parte Daniele Camuffo – General Manager del Kingwood Stud – e Jorge Humberto Carrajana Almeida, cavaliere, preparatore e istruttore portoghese che da oltre trent’anni vive e lavora a Roma. Mehmet Kurt ha ideato questo innovativo sistema di pre-training presso il proprio allevamento in Turchia prima di trasferirsi a Lambourn nel Berkshire, a sessanta chilometri da Londra nell’allevamento fondato nel 1924 dal capitano Bell e da sir Hugo Cunliffe Owen (tra i loro prodotti Felstead, vincitore del Derby del 1928). L’obiettivo del Kurtsystem è sviluppare la forma fisica dei galoppatori nel pre-training senza l’interferenza del jockey, per ridurre il rischio di danni allo scheletro, alla muscolatura e alle articolazioni dei puledri che, com’è noto, nelle corse vengono impiegati fin dalla giovanissima età. Normalmente il training dei puledri comincia prima che la struttura dell’osso e del muscolo sia completa. “Quando l’ennesimo puledro che ho amato si è lesionato, ho detto a me stesso o risolvo questo problema o lascerò questo sport per sempre“, ha affermato Kurt spiegando la prima motivazione della sua innovativa e funzionale tecnologia. L’altro obiettivo è la riabilitazione dei galoppatori così come degli ostacolisti.
Come funziona il Kurt Systems: i puledri, fino a dieci, vengono alloggiati, legati a due venti alla capezza e al fascione, in una cabina mobile sospesa ad una monorotaia. Dalla cabina di controllo l’addetto riceve le istruzioni su andature e cadenze dal trainer via walkie-talkie. La pista coperta del Kingwood Stud è lunga mille e seicento metri. Un cardiofrequenzimetro monitora battito cardico e respirazione di ogni puledro. Con la progressione dell’allenamento viene aggiunto un peso che varia dai venti ai sessanta chili grazie a un sella speciale fabbricata in Italia. In caso di problemi il sistema viene bloccato dalla cabina di controllo. Per l’allenamento individuale c’è una apposita cabina singola spinta da un fuoristrada, come è possibile vedere nel filmato che segue:
Da rilevare che al Kingwood Stud è Jorge Almeida ad occuparsi di una delle fasi più delicate: la preparazione dei puledri ad entrare senza traumi nella cabina mobile. Da anni Almeida studia soluzioni tecnologiche legate al mondo del cavallo basate sullo studio del movimento dei cavalli.
È suo il brevetto di Equitador Evolution©, un simulatore azionato dagli impulsi trasmessi dal cavaliere – e non da un motore – che consente all’allievo, prima di montare su un cavallo vero, di riprodurre le sequenze necessarie ad imprimere le andature base, ad allungare e a riunire al passo al trotto e al galoppo, fino a simulare i cambi di galoppo a un tempo, il passage o il piaffer. In più, Equitador permette all’allievo di ascoltare le correzioni dell’istruttore senza l’ansia di dover controllare il movimento o la direzione del cavallo, e con il tempo lo mette in grado di autocorreggersi grazie all’apprendimento in tempo reale dei codici di psicomotricità.
Sembra dunque terminata l’era delle tante lesioni e molti traumi (fisici e psichici) che hanno prematuramente messo fine alla carriera di numerosissimi giovani cavalli, specie nel mondo delle corse: la tecnologia sofisticata del Kurtsystems monitora costantemente lo sviluppo cardiaco, respiratorio, osseo e muscolare dei puledri in pre-training tracciandone efficacemente un preciso quadro diagnostico, che Almeida è incaricato di interpretare: sua l’arte di far accettare e gradire ai cavalli il primo impatto e inserimento al lavoro nel Kurtsystems.
Kurt is determined to train racehorses in a better, more visionary and less injury prone way. – The Guardian
per ulteriori informazioni vai al sito web Kurtsystems: clicca qui
© Alberto Capogreco – riproduzione riservata; fonte principale e foto © Kurtsystems / Stefano Grasso