Grégory Cottard senza capezzina in Coppa del Mondo
12 novembre 2024 #News
Ultimamente c’è molta attenzione al benessere del cavallo a tutto tondo. A tal proposito, un tema di grande attualità riguarda l’uso della capezzina ed in particolar modo la misurazione della sua pressione. E’ interessante notare come un cavaliere di grande calibro, il francese Grégory Cottard, gareggi da tempo ai massimi livelli senza l’uso della capezzina.
Grégory Cottard è noto nell’ambiente equestre come atleta impegnato anche nella difesa del benessere del cavallo in generale e, soprattutto, nell’ambito sportivo; capiamo però meglio la decisione di eliminare l’uso della capezzina per tutte le sue cavalcature.
Cottard, classe ’78, ha un palmares importante, continuativo; per citare solo alcuni dei suoi risultati più importanti, ricordiamo la vittoria nel Grand Prix di Ascona CSI4* nel settembre del 2023 con la sua cavalla di punta, Cocaine du Val (2012, Selle, Mylord Carthago x Si Tu Viens – foto in copertina), sempre montata senza martingala, né capezzina; terzo posto nel GP CSIO5* di Roma nel 2023 in sella a Bibici (2011, Selle, Norman Pre Noir x Nelfo Du Mesnil). Recente vittoria (settembre) del GP belga 3* di Lier, 2° posto nella 145 del LGCT di Roma nello stesso mese; a St Tropez-Gassin nel Grand Prix h 155, con Gammelgaards Carola, è stata sua la Piazza d’Onore. Potremmo continuare, ma basta consultare la Computer List mondiale: non è di certo in coda tra gli ultimi di questo sport a livello internazionale.
Il metodo di lavoro di Cottard prevede una connessione semplice con il cavallo che passa anche attraverso l’eliminazione delle capezzine che, a suo parere – ma non solo – possono interferire su un rapporto sano e diretto tra cavallo e cavaliere. La pressione che la capezzina esercita sul naso – soprattutto quando è particolarmente stretta insieme al chiudibocca – può creare non solo disagio e dolore, ma anche danno ai tessuti (+ informazioni: clicca qui) ; a riguardo, allo scopo di evitare abusi e sofferenza, la FEI ha recentemente comunicato che gradualmente verrà introdotto un dispositivo di misurazione della pressione della capezzina, per garantirne un uso corretto e controllato (+ informazioni: clicca qui).
Per Cottard è importante essere consapevoli dei movimenti che si fanno in sella e delle ripercussioni che questi possono avere sulla cavalcatura. L’assetto del cavaliere è fondamentale per la connessione con il cavallo: non si scopre nulla, sostenendo che il cavaliere che voglia instaurare un buon dialogo col cavallo ha necessità di montare concentrandosi soprattutto sui movimenti di bacino e scapole che influenzano direttamente l’equilibrio di cavallo e cavaliere; tutto il resto è… superfluo. Sostanzialmente, Cottard lavora molto sull’assetto del cavaliere e sull’addestramento del cavallo cercando di creare sintonia e fluidità, avendo di mira l’evitare ogni “rumore”, fastidio, turbamento del cavallo con finimenti in realtà non così necessari… in effetti, alcuni tra questi non sembrano affatto determinare il buon esito o meno delle performance del più alto livello. In Coppa del Mondo non ci si arriva “per caso” e men che meno grazie, o meno, ad un finimento….
Per approfondire questa tematica ricordiamo inoltre che nel 2020 la Svizzera ha indicato che lo spazio minino tra capezzina e naso del cavallo deve essere di 1,5 cm (+ informazioni: clicca qui).
© L. Badulescu; rev. B.Scapolo – riproduzione riservata; foto all pic. © F.Ape / EqIn