25 novembre 2018 #news

Archiviato l’appuntamento madrileño del circuito di FEI World Cup Jumping, sesto in calendario per la stagione 2018/2019, che si articola in tredici tappe e una finale.

Tre i cavalieri in campo a rappresentare il tricolore: Emanuele Gaudiano su Chalou, Luca Moneta con Connery ed Eugenio Grimaldi in sella a Minerva. I primi due chiudono il percorso base accumulando otto penalità ciascuno ed Eugenio, dopo aver commesso qualche errore, opta per il ritiro: va tuttavia evidenziato che essendo la sua prima partecipazione in un circuito di tale importanza registra certamente un bilancio nel complesso molto positivo.

Dieci i binomi che hanno avuto accesso al barrage nel GP di quest’oggi sull’altezza di 1.60m del Grand Prix IFEMA, ma il vero e proprio duello all’ultimo salto è stato tra il cavaliere elvetico Steve Guerdat e il vincitore tedesco Daniel Deusser (in copertina); quest’ultimo in sella a Tobago Z ferma il cronometro a 46.73″ piazzandosi sul primo gradino del podio. 47,12’’ invece il tempo di Guerdat, sotto la cui sella oggi abbiamo visto Ulysse des Forets, a completare il podio l’amazzone svedese Irma Karlsson con Ida van de Bisschop (0/0-48.28″).

Classifica GP Madrid Horse Week 25/11/2018

Nessun punto raccolto dunque dai cavalieri azzurri ai fini della ranking generale del circuito, che aggiornata ad oggi vede al vertice della classifica provvisoria Steve Guerdat con 58 punti seguito da Pieter Devos con 49 e da Daniel Deusser con 40.

Peccato soprattutto per Luca Moneta che, prima della gara di oggi, era molto ben piazzato alla luce degli ottimi risultati ottenuti a Oslo ed Helsinki. Nella panoramica delle prime 30 posizioni vediamo tra gli azzurri 15° Lorenzo De Luca con 21 punti, 16° Luca Maria Moneta con 21, 24° Alberto Zorzi con 15, 25° Michael Cristofoletti con 14 e 28° Luca Marziani con un punteggio di 12. Classifica attuale LONGINES FEI WORLD CUP: clicca qui

© Chiara Belliure – riproduzione riservata; in copertina giro d’onore a Madrid di Daniel Deusser & Tobago Z – foto © FEI/Lukasz Kowalski