L’opinione di H2O sui nuovi incarichi della Federazione, Piazza di Siena 2017, esperimento sociale sull’equitazione
2 aprile 2017 – #focus
3 domande a REDAZIONE – Agenzia H2O Cavalli – su la carica dei 101, la FISE ha rinnovato gli incarichi, esperimento sociale sull’equitazione
La Federazione Italiana Sport Equestri (FISE) – dopo 3 presidenti (Paulgross, Dallari, Orlandi) e 1 commissario (Ravà) in 2 quadrienni, dal 2009 al 2016 – si avvia verso i Giochi Olimpici di Tokio 2020 sotto la guida dell’avvocato romano Marco Di Paola. Come sono state le sue prime mosse?
Per molti felici, per qualcuno imbarazzanti. La FISE controlla 3 discipline olimpiche (salto ostacoli, completo, dressage) e 6 non olimpiche (attacchi, endurance, reining, horse-ball, volteggio, polo) oltre a nuovi Dipartimenti, Servizi e Commissioni (pony, scuole, allevatori, benessere del cavallo, atleti). Il neo Consiglio Federale ha inserito in tale organigramma oltre 115 persone (del Lazio ce ne sono 28); l’ex presidente federale (dal 1996 al 2008) Cesare Croce avrà un doppio incarico: rapporti istituzionali con la Federazione Internazionale (FEI) e coordinatore del Dipartimento Dressage. Da tenere presente che la FISE ha in organico, nella sola sede romana di Viale Tiziano, almeno una quarantina di dipendenti.
Oltre a rimpolpare i Dipartimenti delle varie discipline, l’obiettivo principale della FISE è stato Piazza di Siena, conseguendo un accordo quadriennale con CONI Servizi per l’organizzazione. Un colpo ben riuscito?
Sicuramente. Nell’immaginario di media e pubblico il Concorso di Villa Borghese rappresenta la Scala del salto ostacoli. In cui però l’Italia stecca da quasi un quarto di secolo. Da quando un poco appariscente baio quindicenne della Nuova Zelanda, My Day, e un altrettanto non svettante cavaliere trentaquattrenne di Reggio Emilia, Arnaldo Bologni, fecero impazzire il pubblico capitolino vincendo il Gran Premio Città di Roma 1994. Nella Coppa delle Nazioni i successi azzurri si erano già fermati nel 1985 (Karata/Graziano Mancinelli, Impedoumi/Emilio Puricelli, Joyau D’Or/Bruno Scolari, Silvano/Giorgio Nuti, capo-equipe l’appena giubilato presidente federale Vittorio Orlandi). Comunque da tre anni Piazza di Siena è diventata ancora più impegnativa. Infatti deve dimostrare – almeno nell’organizzazione e nel numero degli spettatori – di reggere il confronto con lo “schiacciasassi” Global Champions Tour di settembre allo Stadio dei Marmi. Traguardo arduo, come si è visto nel 2015 e 2016.
Una recente indagine condotta da Filippo Bologni (cavaliere azzurro, figlio di Arnaldo) insieme a Equestrian Insights – Cavaldonato Communication, ha rivelato che il grande pubblico di casa nostra conosce poco o niente dell’equitazione. Nonostante i tesserati FISE superino abbondantemente i 100 mila e il cavallo sia uno degli animali più amati, tanto che in Parlamento giace una proposta di legge di ritenerlo “d’affezione” come cani e gatti. Un controsenso?
Forse no, se si considera che l’equitazione italiana è soprattutto lo sport dei cavalieri (e delle amazzoni) e non del cavallo. Il bravo quadrupede, a leggere i comunicati ufficiali – e di conseguenza gli articoli (pochi, altra cosa messa in luce dall’indagine di Bologni) – sembrerebbe più un accessorio che un protagonista delle gare. Il suo nome non appare mai nei titoli e spesso nemmeno nelle prime quattro/cinque righe della nota o del servizio. Per non parlare di proprietari, allevatori, istruttori. Sconosciuti o stampati sui programmi in corpo 1, al limite del leggibile. Un cavallo d’equitazione non sarà mai conosciuto da tutti, come Ribot e Varenne. Al di là del nome, spesso impronunciabile o per lo meno difficilmente rammentabile. Il pubblico ama i cavalli, sono loro che lo eccitano, lo commuovono, lo preoccupano quando ha un incidente. Anche l’equitazione li adora, ma di un affetto così geloso da nasconderli dietro l’anonimato.
H2O è un’agenzia stampa fondata nel 1975 a Roma. Diretta da Enrico Tonali, ha seguito inizialmente gli sport di canottaggio e canoa per poi allargarsi ad altre discipline. Per alcuni anni ha pubblicato gli atti ufficiali della Federazione Italiana Canottaggio. Attualmente diffonde notizie, oltre che su remo e pagaia, in particolare su cavalli e ippica.
© Enrico Tonali – Riproduzione riservata; foto di Copertina: Piazza di Siena 2016 ©Alessandro Benna