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Stella McCartney e una borsa chic chiamata… Falabella

Stella McCartney e una borsa chic chiamata... Falabella 2
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13 aprile 2020 #glamour

Di Stella McCartney è noto l’impegno per l’ambiente e la tutela degli animali quali fondamenti di un’etica aziendale che non prevede utilizzo di pelli animali e una filiera a basso impatto inquinante. Figlia d’arte, il padre è niente meno che Paul Mc Cartney dei Beatles mentre la madre la defunta Linda Eastman, giornalista e fotografa di successo.

E’ curioso andare a scoprire cosa si nasconde dietro al nome di una tra le collezioni di borse più famose e amate dal mondo femminile – ed anche tra le più copiate ed imitate, sin dal suo ingresso in passerella, nella collezione autunno inverno 2010 -, dotata di catena continua in alluminio leggerissimo, ottone e acciaio – scelti in base alle colorazioni delle borse – tutte realizzate per ottenere un soft touch favoloso (+info: clicca qui).

Falabella il nome di questa borsa by Stella McCartney, che ha scelto proprio la dolcezza della razza di cavalli in miniatura più amata al mondo per rappresentarla, veicolando al tempo stesso sia l’amore della stilista per gli animali, sia la natura di animali da compagnia di queste meravigliose e piccole creature equine. Originari dell’Argentina questi cavallini sono infatti talmente piccoli da non superare i 75 centimetri di altezza al garrese e sono spettacolari proprio perché, a differenza dei ponies, dei cavalli conservano le proporzioni, così da farne la perfetta copia formato mignon.

Stella McCartney e una borsa chic chiamata... Falabella 1

Julio Falabella nel 1979 a passeggio con il suo Falabella – ph. credits GILBERT UZAN / GETTY IMAGES / Cosmopolitan

Fu questa caratteristica ad attirare nel 1840 Patrick Newtall che diede avvio alla selezione degli esemplari più adatti. L’attività passò poi nelle mani del figliastro Julio Falabella e dei suoi discendenti, dai quali la razza di mini horse prende il nome. Vennero poi utilizzati soggetti di altre razze come Criollo, Pinto e Appaloosa per aumentare il patrimonio genetico e ottenere diversi mantelli e colorazioni. Dal 1950 la razza iniziò ad essere allevata a livello internazionale, ottenendo molto interesse pure da persone illustri e fu ufficialmente inserita nel libro genealogico nel 1973 dove solo i Falabella puri vengono registrati (in Europa si aggirano attorno ai 500 soggetti).

© Redaz.; riproduzione riservata; fonte principale: cosmopolitan.com/; foto in copertina © A. Benna / EqIn

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Redazione EQIN
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