A Bergamo il 5° Concorso Internazionale purosangue arabi
02 settembre 2017 #news
E’ in corso in questi giorni a Bergamo la Fiera di Sant’Alessandro (1-3 settembre), che, per ciò che riguarda i cavalli, oltre ad attività ludico-addestrative per ponies e bambini, dimostrazioni di lavoro con cavalli e cavalieri in stile tradizionale sud americano e due giornate di corsi e convegni sul benessere del cavallo e la mascalcia, ospita anche la 5^ edizione del Concorso Internazionale dei Purosangue Arabi – Show E.C.A.H.O – Categoria C (diretta streaming: CLICCA QUI), valevole per la Straight Egyptian World Cup, che si terrà a Vermezzo – MI, presso il Pala Show Jumpers, il 14-15 ottobre.
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Il cavallo puro sangue arabo è il prodotto di secoli di selezione in condizioni climatiche tali da consentire la sopravvivenza solo ai soggetti più resistenti. Il criterio di selezione e allevamento dei PSA delle tribù beduine è sempre stato quello di impiegare soggetti veloci e in grado di sopportare lunghissime marce a fini guerreschi, dove velocità e coraggio costituivano doti essenziali ai fini della sopravvivenza. Gli inglesi importarono in seguito stalloni arabi creando una nuova razza (il PSI): ad oggi non esiste purosangue inglese nelle cui vene non scorra l’ 85%-95% di sangue arabo. Ci si può addirittura spingere nell’indicare che forse nessuna tra le più importanti razze equine è attualmente esente dall’originaria impronta miglioratrice portata dal cavallo arabo. Migliaia di cavalli purosangue arabi vengono ogni anno registrati nel mondo sotto il controllo della W.A.H.O. (World Arabian Horse Organisation): gli Stati Uniti, il Canada, l’Inghilterra, la Russia, la Polonia, la Germania e l’Egitto primeggiano nell’allevamento e nel numero di cavalli registrati. Il purosangue arabo è celebre per la sua grande disponibilità nei confronti dell’uomo, per i meravigliosi temperamento e bontà, stile e bellezza, associati a facilità di apprendimento e serietà, ma soprattutto per la sua resistenza. Nelle gare di fondo non teme rivali grazie al suo particolare metabolismo; può trasportare pesanti carichi, fuori dal normale rapporto peso trasportato/peso cavallo che vale invece per tutti gli altri equidi. Tra le sue caratteristiche peculiari: l’altezza standard di solito si attesta tra 1,45 a 1,55 mt al garrese, ma esistono anche soggetti più grandi o più piccoli; il mantello può essere baio, grigio, sauro o morello, il suo pelo è corto, fine e soffice. Morfologicamente, ispira i canoni dell’arte e la maggior parte dell’iconografia relativa ai cavalli: testa corta, fronte larga, grandi occhi molto espressivi, orecchie fini, collo arcuato, spalle e pastorali ben inclinati, schiena corta e larga, torace profondo ed ampio.
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