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I cavalli dal potere guaritore del mal-essere umano. L’inedita e proficua prospettiva di Alessia Giovannini

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CavalDonato Communication #Equestrian Insights

10 febbraio 2016

locandina 4 febbraioNel tardo pomeriggio di giovedì 4 febbraio si è svolta a Torino, con viva partecipazione di pubblico, la presentazione dell’interessante volume di Alessia Giovannini (“Il potere segreto dei cavalli. Viaggio alla scoperta dell’unità perduta“) presso la sede di Piazza C.N.L. della libreria Feltrinelli, importante appuntamento che CavalDonato Communication, in collaborazione con Cavalli Maestri (associazione che nasce per divulgare seminari di crescita personale e spirituale, seminari che si avvalgono della collaborazione di cavalli spesso recuperati, dismessi o considerati inutili dall’equitazione classica), aveva in precedenza segnalato (clicca qui). Riportiamo di seguito un resoconto di quanto emerso durante l’incontro torinese, a cui, oltre all’autrice, hanno partecipato Barbara Scapolo, Roberta Camoni, Alessandra Dell’Atti.

Da sx a dx: Roberta Camoni, Barbara Scapolo, Alessia Giovannini

Da sx a dx: Roberta Camoni, Barbara Scapolo, Alessia Giovannini

Il pubblico durante la presentazione del volume il 4 febbraio alla libreria Feltrinelli di Torino (Piazza C.N.L.

Il pubblico durante la presentazione del volume il 4 febbraio alla libreria Feltrinelli di Torino (sede di Piazza C.N.L.)


Alessia Giovannini

Alessia Giovannini

Il potere segreto dei cavalli. Viaggio alla scoperta dell’unità perdutaè emerso essere anzitutto un libro che emoziona e commuove: è soprattutto la scrittura della Giovannini, raffinata e in certi momenti anche poetica, mai scontata e banale (laddove l’autrice nel libro non poteva dire, ella ha opportunamente scelto delle immagini  per soccorrere il senso, per venire in aiuto di ciò che voleva comunicare) a coinvolgere e quasi ad imporne una lettura tutta d’un fiato.

Barbara Scapolo

Barbara Scapolo

Barbara Scapolo ha individuato quale punto di partenza che ha animato il percorso di vita racchiuso in quest’opera (viatico non solo teorico, ma anche pratico di Alessia Giovannini) il grande problema del disagio esistenziale dell’uomo contemporaneo, la non ricomponibile frattura insita nella nostra essenza. La Giovannini conosce infatti bene questo disagio, perché per prima lo vive e lo ha vissuto (è infatti Operatrice dedita alla relazione d’aiuto di indirizzo Transpersonale, Gestaltico ed Energetico): è quello dell’uomo che costantemente si dibatte tra il desiderio di andare e quello di ritornare; che sulla sua pelle vive quotidianamente l’incertezza del suo appartenersi, quell’«oscurità dell’attimo vissuto» di cui, come ha notato la Scapolo, ci parla Ernst Bloch, ovvero lo spaesamento e la Farnweh (“nostalgia dell’altrove”). Costretto tra due poli, contraddittoriamente spaesato tra “nostalgia dell’altrove” ed Heimweh (“nostalgia di casa”), spesso l’uomo non trova pace, soluzione o risposta al suo mal-essere (vero e proprio “mal d’essere“). Egli resta pertanto in una sorta di perenne attesa desiderante, non riuscendo a conoscere veramente cos’abbia dovuto lasciare, cos’abbia perduto o abbandonato, senza sapere cosa veramente desidera. Ma cosa c’entrano i cavalli, con questo disagio esistenziale? Come è emerso dalla presentazione torinese, i cavalli c’entrano, e veniamo ora a metterne in luce le ragioni.

Con Il potere segreto dei cavalli. Viaggio alla scoperta dell’unità perduta, la Giovannini propone infatti un’opera inedita che anzitutto celebra il fortunato incontro con i cavalli: ogni avvicinamento, ogni momento, ogni sfumatura dello stare insieme dell’uomo e del cavallo, è in questo libro descritta e/o evocata. E’ infatti un incontro molto fortunato, quello dell’uomo col cavallo, perché secondo l’interpretazione dell’autrice (che ha trovato ampio ed entusiasta riscontro tra il pubblico) si tratta principalmente di un ritrovarsi che può diventare processo di guarigione, panacea di ogni mal-essere: tutti ne possono fare variamente esperienza (da sella o da terra), stando insieme ai cavalli il disagio umano spesso si placa, trova pace.

Si trova infatti consistenza, in presenza dei cavalli: si distrugge ogni sensazione perturbante, si ritrova la CASA, con loro diventa quel dimorare in cui «non c’è niente da trovare», dove «conta esclusivamente il fatto di essere qui». Non da ultimo, in presenza dei cavalli si scopre una vera connessione a se stessi, alle parti dimenticate o pIù trascurate della propria essenza. Questi animali eccezionali possiedono infatti la grande capacità empatica di rispecchiare, spesso addirittura di amplificare, i disagi esistenziali umani: sono infatti in grado di mettere davanti agli uomini, implacabilmente, tutto il loro rimosso, e di far loro vedere quanto questo turbamento “troppo umano” sia contagioso, infettivo: spesso infatti può accadere che i cavalli incorporino il malessere umano (forse per mostrarlo e dunque farlo riconoscere come tale una volta per tutte), con tutte le conseguenze del caso.

Roberta Camoni

Roberta Camoni

Come osservato anche da Roberta Camoni durante la presentazione torinese (tecnico equestre ed insegnante diplomata all’Ecole de Légèreté di Philippe Karl), in realtà i cavalli sembrano non aspettare altro che il momento in cui sarà possibile scambiare delle emozioni con l’uomo. Tra loro vivono in una sorta di “bolla energetica” in cui noi uomini cerchiamo sempre di penetrare. Una volta varcata questa intima soglia, diventiamo più attenti, impariamo a vedere e a sentire con altri occhi ed orecchie diverse. Soprattuttoimpariamo a pensare con loro, attraverso di loro, come loro. Tutti concordano sul fatto che i cavalli sono infatti maestri di fiducia: per loro e per noi, fidarsi vuol dire rischiare, divenire vulnerabili, dare ad altri un certo potere su di noi, ma implica anche indurre gli altri ad essere più affidabili… di fronte ai cavalli, gli altri siamo noi: questi animali ci insegnano, da sempre, la fiducia. Possono infatti farci scoprire la chiave per attuare anche la possibilità di relazionarci autenticamente con gli altri.

Il potere segreto dei cavalli. Viaggio alla scoperta dell’unità perduta parla e descrive dunque il potere di guarigione dei cavalli (che nulla c’entra con la pet-therapy o l’ippoterapia): come ha osservato l’autrice, Alessia Giovannini, il potere “percettivo” dei cavalli e la loro capacità di interazione profonda con l’essere umano sono stati ufficialmente riconosciuti (soprattutto negli Stati Uniti) come benèfici e utilizzati da tutte quelle pratiche che rientrano nel termine generale di “Equine facilitated/guided learning” (letteralmente: “Apprendimento guidato/facilitato dai cavalli”). I cavalli, grazie ad un sistema raffinatissimo di EMPATIA, permettono infatti all’uomo di riconoscersi, lo obbligano a stare insieme, a fermare e a donare il tempo: in questo senso dobbiamo intenderli quali co-facilitatori di consapevolezza, questa è la strada che il libro della Giovannini vuole suggerire.

Se avete, o avete avuto, la fortuna di stare con i cavalli, l’invito è quello di #leggere questo libro: scoprirete e riconoscerete quell’esperienza totalizzante che in loro presenza sempre si verifica, riattivando benefiche prospettive, sensazioni ed emozioni vecchie e nuove.

© Riproduzione riservata

Alessia Giovannini con il suo pubblico:

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Redazione EQIN
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