L’apparato locomotore del cavallo in pillole

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L’apparato muscolo-scheletrico è fondamentale e costitutivo per i cavalli: in quanto predati, sono “macchine” concepite per potersi muovere nel modo più veloce ed efficace. Nel cavallo domestico, questo complesso sistema può essere soggetto a molte patologie articolari e tendinee, legate al terreno o alle ferrature… È quindi importante conoscerlo al meglio; vediamo insieme alcune nozioni generali.
Informazioni generali
L’apparato muscolo-scheletrico è l’insieme delle parti del corpo che permettono al cavallo di muoversi. L’anatomia dei suoi arti è particolare in quanto il cavallo appoggia solamente un dito a terra. La scatola cornea e gli arti sono estremamente sottili rispetto al resto del corpo e quindi molto delicati. Il cavallo si muove grazie a un complesso meccanismo. Grazie alla sua anatomia, il cavallo può muoversi con diverse andature:
Il passo: andatura naturale, camminata, diagonale, in quattro tempi e quattro battute. E’ un’andatura lenta ma comoda, forzando l’animale passerà al trotto. La velocità dipende dalla lunghezza degli arti di ogni singolo cavallo; mediamente è di 5-8 km/h.
Il trotto: andatura naturale, saltata, diagonale, in tre tempi e due battute bipedali. Le fasi di appoggio diagonali si alternano a una di proiezione in aria. La velocità nel trotto ordinario è di 15-20 km/h; nel trotto da corsa è di 40-55 km/h.
Il galoppo: andatura naturale, saltata, diagonale, in quattro tempi e tre battute. La durata della fase di sospensione è uguale a quella delle tre battute insieme. Un cavallo al galoppo può raggiungere una velocità superiore a 1 km/min.
L’ambio: Andatura naturale nel cammello, nell’elefante, nella giraffa; nel cavallo può essere naturale o acquisita. Andatura camminata, laterale, in due tempi e due battute bipedali. L’ambio saltato si ha quando viene raggiunta una certa velocità e può essere più veloce del trotto.
Focus sul piede
Il piede del cavallo è composto dalla scatola cornea (o zoccolo) e da tutte le parti che essa contiene. Lo zoccolo è poi a sua volta composto dalla parete, dalla suola e dal fettone. La parte esterna di queste aree non è vascolarizzata, ossia non passano vasi sanguigni al suo interno. Per questo la pulizia dei piedi, il pareggio o la ferratura, se effettuate correttamente, non provocano al cavallo alcun dolore. La parete è l’unghia vera e propria, fatta di cheratina dura e compatta, e da uno strato laminare composto da lamine cornee insensibili collegate a lamine sensibili all’interno del piede. La suola protegge invece le parti interne del piede. Normalmente non è a contatto con il terreno se non per una piccolissima parte. Il punto di congiunzione tra suola e parete si chiama linea bianca e fornisce un’indicazione sullo spessore dell’unghia. Il fettone ha una consistenza morbida ed elastica per fornire un appoggio sicuro al piede ed ha la funzione di ammortizzare gli urti contro il terreno.
Proprio perché il piede del cavallo è così fondamentale, si rende necessaria una quotidiana pulizia dello zoccolo e soprattutto del fettone e delle lacune del fettone, i punti dove più facilmente si accumulano residui di terreno e lettiera e nei quali i batteri proliferano causando poi infezioni che, se non curate, sfociano in problematiche gravi.
Gli appiombi
Prendono il nome di appiombi le direzioni che devono avere gli arti in rapporto al suolo, affinché il corpo possa essere sostenuto nel modo più solido all’esecuzione dei movimenti. Il nome stesso deriva dal filo a piombo quale confronto con le linee direttrici. Per giudicare gli appiombi, è necessario che il cavallo sia ben piazzato su una superficie orizzontale ed omogenea. Si esaminano davanti e di fianco sugli arti anteriori, di dietro e di fianco sugli arti posteriori. Qualunque deviazione degli arti in rapporto alle linee di appiombo determina dei difetti d’appiombo. (+ informazioni, clicca qui).
(4 gennaio 2023) © L. Ruffino – riproduzione riservata; foto: © EqIn