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Trattamento dell’Headshaking (violento scuotimento della testa): novità dalla ricerca scientifica

Trattamento dell'Headshaking (violento scuotimento della testa): novità dalla ricerca scientifica
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Un nuovo studio afferma che l’headshaking idiopatico (quando cioè non è possibile attribuirlo ad una causa specifica) può essere trattato con risultati complessivamente positivi. Avevamo già parlato della patologia dell’headshaking, ovvero il violento scuotimento della testa che colpisce alcuni cavalli, causato principalmente dalla sovrastimolazione della branca sensitiva del nervo trigemino (+ informazioni clicca qui).

L’headshaking idiopatico equino è una condizione dolorosa, ma con una diagnosi e un trattamento corretti, molti soggetti possono convivervi. La patologia si dimostra in una condizione apparentemente dolorosa che provoca scuotimenti imprevedibili e violenti della testa, tipicamente con un movimento verticale. Sebbene i ricercatori non siano certi della causa esatta, sanno che essa è associata alla disfunzione del nervo trigemino, che spesso si presenta sotto forma di iperattività nervosa nonostante il nervo sia strutturalmente normale, senza infiammazione.

Sandra Taylor, DVM, PhD, professoressa  associata presso il College of Veterinary Medicine della Purdue University, a West Lafayette, Indiana, ha parlato di questa tipica manifestazione al Veterinary Meeting and Expo tenutosi dal 14 al 17 gennaio scorsi a Orlando, in Florida.

La Taylor ha sottolineato che sebbene solo il 2-4% della popolazione equina sia affetto da headshaking: si tratta di un atteggiamento che lede il benessere dell’animale a causa del dolore che provoca al cavallo. I trigger (punto anatomico ipereccitabile, la cui stimolazione può scatenare manifestazioni parossistiche, di dolore o di movimento) per l’headshaking variano: possono essere causati da esercizio fisico, luce solare, o non avere un trigger specifico. “I segni clinici possono includere scatti imprevedibili e violenti o scosse della testa, ansia, sbuffi, sfregamento del viso sulle gambe o persino autolesionismo, come colpire il viso”, ha spiegato la professoressa. “Questi sono probabilmente causati da una sensazione simile a una scossa elettrica al viso”.

Trattamento dell'headshaking, novità dalla ricerca scientifica

credits : animal-mrt.com

I veterinari dovrebbero raccogliere un’anamnesi completa e annotare tutti i segni clinici durante l’esame del soggetto. Devono anche escludere altre potenziali cause del comportamento per fare una diagnosi di headshaking idiopatico, tra cui: infezioni dell’orecchio; artrite dell’articolazione temporomandibolare; malattia dentale o frattura del dente; problemi di comportamento; tumore nervoso; e mieoencefalite da protozoi equini (EPM, ovvero una malattia neurologica del cavallo, causata da un protozoo monocellulare microscopico).

Una volta che il veterinario conferma la diagnosi, può esplorare le opzioni di trattamento. Le Nose Nets (retine da applicare alla capezzina per proteggere le narici) sono efficaci in molti casi perché applicano una leggera pressione che può bloccare la sensazione di dolore. Taylor lo ha paragonato allo strofinarsi la mano dopo averla colpita con un martello. “Si chiama teoria del controllo del cancello (Gate Control Theory, GCT)”, ha detto: “Esercitando una certa pressione dallo sfregamento della mano, i segnali di dolore al cervello non sono così forti”.

Anche alcuni farmaci possono essere usati per trattare l’headshaking idiopatico. La ciproeptadina è un antagonista della serotonina, che fornisce un rapido sollievo (di solito entro 12-24 ore), ma i risultati sono spesso di breve durata e il farmaco può causare sonnolenza, che potrebbe portare a problemi di sicurezza per i cavalli da sella. Il gabapentin (un principio attivo utilizzato nel trattamento dell’epilessia e del dolore neuropatico periferico) non è stato ancora studiato nei soggetti con questa patologia, ma si pensa che riduca le sensazioni del dolore; tuttavia, a dosi elevate può causare sedazione.

La stimolazione nervosa può desensibilizzare i nervi e viene spesso eseguita attraverso la PENS (stimolazione nervosa elettrica percutanea); con questo trattamento, il veterinario inserisce una sonda sotto la pelle e sopra il nervo, applicando correnti alternate per 25 minuti in tre trattamenti separati, ciascuno a distanza di circa una settimana.

È stato anche dimostrato che l’integrazione di magnesio blocca i segnali del dolore neuropatico e può fornire sollievo agli equidi colpiti da questa patologia.

La professoressa Taylor ha infine ribadito che la causa esatta di questo comportamento idiopatico della testa è sconosciuta e i veterinari dovrebbero escludere altre potenziali cause prima di fare una diagnosi. La malattia non ha cure magiche, ha aggiunto con dispiacere che “La negligenza benigna non è benigna con questa malattia dato il presunto dolore che viene vissuto dal cavallo […] In definitiva, se il trattamento non è un’opzione o non funziona nei cavalli gravemente colpiti, dovrebbe essere presa in considerazione l’eutanasia”.

(02 maggio 2023) © S.Scatolini Modigliani – riproduzione riservata; fonte principale: thehorse.com; foto: © naf-equine.eu/

Violento scuotimento della testa o headshaking: quando è patologia

Redazione EQIN
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