Un tesoro inatteso ad Airuno: le staffe di Garibaldi (1860)

14 maggio 2020 #focus
Il Comune lombardo di Airuno (Lecco), ha recentemente acquisito tra i suoi beni un tesoro inatteso, ritrovato in uno scrigno di una casa privata e donato quindi alla cittadinanza. Si tratta di un antico oggetto che sarebbe appartenuto nientedimeno che a Giuseppe Garibaldi. Il condizionale è d’obbligo, come ha tenuto a sottolineare il sindaco Alessandro Milani: tutto, però, porterebbe a credere che quelle staffe fossero davvero di proprietà dell’”eroe dei due mondi”, una delle figure storiche italiane più celebri al mondo.
Queste antiche staffe sono state donate al sindaco Alessandro Milani dalla famiglia Bonacina, residente in paese, affinché vengano esposte in Comune, a beneficio di tutta la comunità. All’interno dello scrigno in legno era presente una minuta, in cui è spiegato che le staffe sarebbero appartenute a Garibaldi durante le campagne in sud Italia e poi arrivate, in maniera ancora oscura, ad Airuno. A riporre nel cofanetto le staffe sarebbe stato il cavaliere Egidio Bonacina di Airuno, sebbene tuttavia ancora non si sappia come sia entrato in possesso di questo favoloso reperto storico. Certa è invece la volontà di lasciare le staffe al suo paese – idealmente all’intera comunità – piuttosto che in un qualsiasi museo.
“Penso sia quasi impossibile avere la certezza assoluta, ma mi sono confrontato con alcuni accademici e sembra che la dicitura sia autentica” ha spiegato il primo cittadino a merateonline.it; “Non possiamo che sentirci onorati di conservare nel nostro Comune un pezzo di tale pregio” ha proseguito il sindaco, grande appassionato di storia e letteratura, sottolineando come l’aspetto del reperto e l’inchiostro utilizzato nella scrittura della frase di accompagnamento – su un foglio bianco deposto all’interno della scatola – possano spingere a collocare senza troppi dubbi le staffe in ferro battuto proprio nell’epoca storica in cui visse il generale, ricordato dai più per “l’impresa dei Mille”.
Continua B.P. nell’articolo su merateonline.it : plausibile è il fatto che, come riportato sulla stessa minuta, Giuseppe Garibaldi abbia utilizzato queste staffe durante le campagne dell’Italia meridionale, intorno al 1860. Acquisite oggi dall’Amministrazione tra i beni di proprietà comunale, le staffe saranno presto inserite in una teca per poi essere posizionate in bella vista in sala consiliare, non a caso al fianco di un altro dono di grande valore storico: stiamo parlando dell’uniforme indossata durante la Prima Guerra Mondiale dal padre del professor Carlo Gilardi, telegrafista al fronte nei tempi più duri del conflitto. “Resteranno qui, sotto gli occhi di tutti, a testimonianza del nostro passato” ha concluso il sindaco.
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