Bollate, il resoconto del seminario sull’evoluzione delle emozioni tra detenuti e cavalli
07 novembre 2017 #focus
Il 25 ottobre presso l’Associazione “Salto Oltre il Muro” Onlus si è svolto il seminario “Detenuti e cavalli: uno studio pilota per la riabilitazione”, incontro durante il quale sono stati presentati i primi risultati dello studio sull’empatia e la regolazione degli impulsi da parte di veterinari e psicologi dell’Università di Milano, volto ad indagare l’evoluzione delle emozioni tra i detenuti impegnati nel lavoro col branco di 40 cavalli ospitato nel carcere.
Com’è noto, l’Associazione è nata 10 anni fa nella II Casa di Reclusione di Milano – Bollate, unica realtà in Europa, e grazie al suo presidente Claudio Villa si occupa di collaborare alla riabilitazione comportamentale dei detenuti grazie alla cura e gestione dei cavalli presenti nella scuderia, provenienti da maltrattamenti o, semplicemente, a fine carriera.
Lo studio pilota è stato ideato e svolto dall’Università degli studi di Milano, Università Cattolica del Sacro Cuore, il Policlinico di Milano, il Sert della II Casa di Reclusione di Milano – Bollate e l’Associazione; l’oggetto della ricerca è stato l’osservazione di come l’empatia si possa sviluppare grazie alla relazione uomo – cavallo.
Il seminario è stato aperto dal Direttore Aggiunto, dott.ssa Cosima Buccoliero, della II Casa di Reclusione di Milano – Bollate, che ha spiegato con entusiasmo l’importanza della ricerca, in quanto quest’ultima ha portato dati scientifici sull’attività svolta dall’Associazione all’interno del Carcere. Successivamente, è intervenuto anche il Dott. Francesco Scopelliti, responsabile del Sert del Carcere di Bollate, che si è dimostrato favorevole e felice della ricerca, mettendo in luce come si sia sempre più importante creare nuove tipologie di interventi per supportare le realtà di trattamento già presenti nel sistema penitenziario. Presente anche il Dott. Luca Farina, responsabile del Centro di Referenza Nazionale per gli Interventi Assistiti con gli Animali, che brevemente ha spiegato in cosa consistono questi interventi, alla luce dell’elaborazione delle nuove linee guide. Si è poi entrati nel vivo della presentazione dello studio pilota con il Dott. Stefano Zago, neuropsicologo al Policlinico di Milano, che ha presentato i risultati dei test utilizzati per valutare, in modo esclusivamente qualitativo, gli effetti sul piano cognitivo dell’attività con il cavallo nell’ambito carcerario. Altro punto focale dello studio è stato il monitoraggio del temperamento e del benessere dei cavalli durante tutto il percorso; infatti, la Dott.ssa Emanuela Dalla Costa ha esposto che sono state selezionate 8 coppie uomo – cavallo, seguite con l’ausilio di videoregistrazioni all’inizio e alla fine dello studio per constatare eventuali progressi ma anche regressi.
Dallo studio è emerso che la relazione favorisce la nascita dell’empatia verso gli animali, anche se non ancora determinabile scientificamente se valga il principio inverso, ovvero se questa possa aumentare verso gli esseri umani da parte degli animali. Alla giornata hanno partecipato sia addetti ai lavori che numerosi visitatori esterni, di svariate professioni.
La positività della ricerca e della giornata nel complesso hanno fatto sì che in futuro in ambito carcerario si possano riproporre siffatte importanti esperienze e progetti.
© Redaz.; Riproduzione riservata – fonte articolo e Ph. Credits: ASOM – Cavalli in Carcere