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Cavallo e cavaliere, note sul rapporto bocca-mano

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25 luglio 2017 #focus

“Le tue mani appartengono al cavallo” (S. Swift)

Focus sullo stabilirsi di una buona relazione e comunicazione tra la bocca del cavallo e la mano del cavaliere. Vero è che le braccia e le mani, dall’articolazione della spalla fino alla punta delle dita, fino all’estremità delle redini, appartengono al cavallo. Infatti, le azioni delle mani del cavaliere si trasmettono per mezzo delle redini sull’imboccatura per arrivare alla bocca del cavallo e consentono di trattenere e far indietreggiare l’animale, ma anche di farlo ingaggiare. La relazione che si stabilisce tra le nostre mani e la bocca del cavallo è biunivoca, perché ad ogni azione della mano corrisponderà o meno il relativo appoggio del cavallo; se il contatto è preciso e delicato, l’appoggio di conseguenza lo sarà a sua volta; se è forte, altrettanto forte sarà l’appoggio. L’azione di tirare in maniera scomposta le redini causa dolore alla bocca del cavallo, sensazione dalla quale l’animale cercherà sempre di sottrarsi. Chiunque monti a cavallo conosce l’importanza di arrivare ad ottenere un contatto morbido, un appoggio leggero e costante “sul ferro” (l’imboccatura) da parte del cavallo durante il lavoro: questo risultato, tuttavia, non è affatto semplice da ottenere per i cavalieri principianti e, in taluni casi, con alcuni cavalli, non lo è nemmeno per i cavalieri più esperti.

“Mancanza di assetto, mancanza di mani”: il primo fondamentale modo per iniziare a realizzare un corretto rapporto mano-bocca è che il cavaliere lavori anzitutto per perfezionare il suo equilibrio in sella: l’assetto dovrà diventare così stabile, morbido e profondo al punto che il cavaliere non avrà mai bisogno, in nessun modo, di “appendersi alle redini”: per farlo, montare con le redini lunghe o alla corda senza redini aiuta moltissimo.

Si osservi inoltre che una consapevolezza del diverso movimento alle tre andature della testa del cavallo (più o meno basculata) è di grande supporto per arrivare ad ottenere e misurare adeguatamente la giusta reazione delle nostre braccia: i principali movimenti della testa del cavallo dovranno dunque essere assorbiti dalle spalle e dai gomiti.

Immagine da S. Swift, Centered riding – Equitare edizioni, p. 109

Seguire adeguatamente il movimento della testa del cavallo e far diventare le nostre braccia simili ad un prolungamento di questo suo movimento, come una corda elastica che cede o trattiene, accompagnando la testa in sintonia col suo basculare, è un altro step fondamentale per iniziare a stabilire un buon contatto. Si noti che più il contatto sarà costante, più il cavallo gradirà e risponderà adeguatamente: redini troppo lunghe, che si allentano (interropendo di fatto la comunicazione mano-bocca) per poi raccorciarsi e viceversa, non fanno altro che infastidire il nostro compagno. Un rapporto costante e delicato con la bocca consente andature più misurate e una maggior serenità del cavallo; una relazione mano-bocca corretta ma più forte, avrà come conseguenza l’aumento della vivacità delle sue andature: i cavalli ingaggiano nel contatto, non senza.

Non si dimentichi inoltre che quando il cavallo è sottoposto ad uno stress fisico o psicologico, se non addirittura al dolore, il suo istinto primario è quello di fuggire, non di aggredire: nel rapporto mano-bocca, ogni volta che si verifica un eccesso di trazione vi è sempre la possibilità di scatenare involontariamente il suo istinto di fuga: è dunque necessario lavorare a fondo affinché questo non debba mai accadere.

Ecco allora ancora degli elementi essenziali per un uso corretto delle nostre mani:

    • Lascia le articolazioni del polso e della spalla aprirsi e chiudersi liberamente
    • Tieni le redini con fermezza, né troppo rigidamente, né troppo mollemente
    • Serviti delle dita e dei polsi per le piccole indicazioni
    • Serviti dei gomiti e delle spalle per i movimenti principali
    • Ammorbidisci le mani dopo la richiesta di un movimento per ricompensare il cavallo

© Redaz.; – riproduzione riservata; fonte principale articolo, S. Swift, “Centered Riding”, Equitare Casa Editrice: +info: CLICCA QUI; foto ©A. Benna

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Redazione EQIN
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