Il cavallo per contrastare e aiutare le vittime del bullismo scolastico
08 giugno 2017 #news
“Bullismo a scuola tra fragilità, disagio e disabilità – Il cavallo e i suoi benefici effetti – battesimo della sella”, è l’iniziativa organizzata dall’istituto comprensivo “Margherita di Navarra” per sabato 10 giugno 2017 a Poggio San Francesco (PA) dalle ore 9.45, appuntamento che vedrà anche la partecipazione delle associazioni del territorio per i disabili. Il focus dell’appuntamento è proprio sul cavallo quale efficace strumento per contrastare e portare aiuto alle vittime del preoccupante fenomeno del bullismo a scuola. Non finisce di stupire l’utilizzo di questo animale anche per i più svariati scopi terapeutici, in ragione delle sue straordinarie doti di sensibilità, di adattamento, di intelligenza e perché ritenuto, da sempre e non a torto, “straordinaria medicina” soprattutto in tante situazioni di disagio e di disabilità. Nel caso specifico di questo appuntamento palermitano, il cavallo sarà in particolare di aiuto per le vittime di bullismo, che purtroppo spesso sono anche disabili.
Si ricorda che l’uso del cavallo a scopo terapeutico da parte dell’uomo ha origini antichissime: già Ippocrate (460-370 a.C.) consigliava lunghe cavalcate per combattere l’ansia e l’insonnia. Per la prima documentazione scientifica sull’argomento dobbiamo però attendere il secolo dei Lumi, grazie al medico Giuseppe Benvenuti (1759). Alla fine della prima guerra mondiale il cavallo entra ufficialmente nei programmi di riabilitazione, inizialmente in Scandinavia e in Inghilterra, poi in numerosi altri Paesi.
Ma perché il supporto terapeutico del cavallo, specie in situazioni psico-emotive di difficoltà e disagio, funziona così bene? Come da nota del Ministero della Salute:
- perché il cavallo si muove alle varie andature con movimenti ritmici e per questo prevedibili, ai quali perciò è più facile adattarsi con i movimenti del corpo
- perché il cavallo è estremamente sensibile al linguaggio del corpo inteso come gestualità e, essendo un animale altamente sociale, è comunque molto recettivo verso tutti i tipi di comunicazione
- perché per andare a cavallo, alle varie andature, si impegnano numerosi gruppi muscolari e si coinvolgono vari campi della psicofisiologia e della psicomotricità
- perché in grado di generare sentimenti ed emozioni intense; è ormai riconosciuto il valore del coinvolgimento emotivo nel processo di apprendimento
- perché le stimolazioni visuo-spaziali fornite dal particolare ambiente del maneggio con variazioni cromatiche e di luminosità in relazione anche con il movimento del cavallo sollecitano un’attenzione visiva finalizzata, facilitando così l’acquisizione della dimensione dello spazio
- perché gli ambienti dove vivono i cavalli hanno rumori ed odori caratteristici e per questo molto evocativi
- perché si ottiene una stimolazione tattile intensa tramite il contatto con un animale di grandi dimensioni, che aiuta la presa di coscienza e la conoscenza di sé e del proprio corpo
- perché il cavallo è un essere che esprime emozioni proprie come la paura in cui ci si può riconoscere e dove si può assumere un ruolo rassicurante; allo stesso tempo, montare a cavallo, cioè su un animale grande e potente, offre sensazioni di protezione, di autostima e fiducia in se stessi
- perché possiede tutte le qualità – calore, morbidezza, odore, movimenti regolari, grandi occhi con sguardo intenso – necessarie a stimolare il processo di attaccamento fondamentale per lo sviluppo dell’essere umano
- perché andare a cavallo permette di stabilire contatti fisici e permette anche di essere gratificati, sia dall’offrire cure, carezze e massaggi, sia dal ricevere come risposta ai nostri comportamenti manifestazioni di gratificazione da parte dell’animale.
I lavori del seminario del 10 giugno “Bullismo a scuola tra fragilità, disagio e disabilità – Il cavallo e i suoi benefici effetti – battesimo della sella”, saranno aperti dalla dirigente scolastica del neo intitolato istituto comprensivo “Margherita di Navarra”, Patrizia Roccamatisi, e interverranno tra gli altri l’arcivescovo di Monreale, monsignor Michele Pennisi, il sindaco, Piero Capizzi e l’assessore alla Pubblica Istruzione, Nadia Battaglia.
La parola passerà poi agli esperti che tratteranno nello specifico, da diversi punti di vista, il bullismo. Daniela Battaglia, docente della scuola pioppese, affronterà la tematica dell’inclusione e disabilità, mentre i carabinieri interverranno sull’aspetto più giuridico del fenomeno, Francesca Vassallo, neuropsichiatra dell’ASP di Caltanissetta parlerà del beneficio dell’uso del cavallo, Antonino La Corte, ASP di Palermo e istruttore di II livello Pgs Engea invece interverrà sulla storia e morfologia del cavallo, inoltre sarà proiettato un cortometraggio realizzato dal quartetto comico palermitano “Quattro Gusti” e infine ci sarà il “Battesimo della sella”, a cura dell’ASD “Cavalieri di re Guglielmo”.
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