Documentato il primo caso di modifica del sesso nella clonazione di un cavallo

11 gennaio 2023 #news
Il trasferimento nucleare di cellule somatiche (SCNT) è una tecnica riproduttiva asessuata in cui i soggetti clonati contengono lo stesso materiale genetico del donatore originale. E di cui Equestrian Insights si era occupata con un approfondimento a riguardo. (+ informazioni, clicca qui)
Sebbene questa tecnica preservi il sesso dell’animale originale, in alcune specie è stata segnalata la nascita di prole con sesso invertito. Il 4 gennaio scorso è stata documentata, per la prima volta nella storia, la nascita di un puledro femmina generato da SCNT di un donatore nucleare maschio.
La Kheiron Biotech S.A. di Pilar, nei pressi di Buenos Aires in Argentina ed il Laboratorio de Genética Aplicada, Sociedad Rural Argentina, di Buenos Aires, in collaborazione con l’University of Massachusetts Amherst (USA) hanno prodotto un interessante articolo sulla modifica del sesso in un clone equino.
Il trasferimento nucleare di cellule somatiche (SCNT) viene applicato principalmente per moltiplicare soggetti d’élite, ma anche per reintrodurre preziosi background genomici nei programmi di allevamento nei casi in cui il cavallo originale sia morto o non sia più fertile. L’interesse generale per la tecnologia SCNT si basa sul fatto che la prole clonata contiene le stesse informazioni genomiche del donatore originale. Ci sono stati parecchi casi in passato di prestigiosi soggetti clonati a scopo riproduttivo, vedi per esempio il clone di Arko III nato nel mese di luglio 2021 (+ informazioni, clicca qui). Anche il blasonato allevamento belga Zangersheide può annoverare tra i suoi stalloni ben 2 cloni, si tratta di: Air Jordan Alpha Z e Cumano Alpha Z.
Tuttavia, alterazioni genomiche sono state riscontrate sporadicamente nei cloni di alcune specie. Alcuni degli esempi più eclatanti sono legati alla modifica del sesso nella prole clonata. Sono stati documentati dei casi di questo genere nella clonazione dei cani e dei topi. Nei cavalli, e nonostante i numerosi cloni nati fino ad oggi, non erano state precedentemente descritte alterazioni genetiche associate al sesso. Con sorpresa è nata una femmina vitale da SCNT di un donatore nucleare maschio. Questo è il primo rapporto sulla modifica del sesso nella clonazione equina, che apre la porta ad una possibile manipolazione del sesso da parte di SCNT in questa specie.
Dopo un’unica procedura SCNT, sono state ottenute 16 blastocisti che sono state trasferite a otto cavalle riceventi, dando vita a due cloni: un maschio e una femmina. Entrambi gli animali avevano profili genetici identici, come osservato nell’analisi del pannello di marcatori microsatelliti di 15 cavalli, che ha confermato che si tratta effettivamente di cloni dello stesso animale. L’analisi citogenetica e l’ibridazione fluorescente in sito tramite sonde specifiche X e Y hanno rivelato un set di cromosomi 63,X nella prole femminile, suggerendo una perdita spontanea del cromosoma Y.
Inoltre, i profili citogenetici e molecolari sono stati analizzati in campioni di sangue e pelle per rilevare un possibile mosaicismo nella femmina (fenomeno per cui un individuo presenta regioni del corpo caratterizzate da linee cellulari che, sebbene derivino dallo stesso zigote da cui derivano le altre, possiedono un patrimonio genetico alterato in seguito a mutazioni somatiche), ma i risultati hanno mostrato costituzioni cromosomiche identiche. Sebbene la causa della perdita cromosomica spontanea rimanga sconosciuta, la possibilità di inversione del sesso equino da parte di SCNT ha un grande potenziale per la conservazione delle specie in via di estinzione e per lo sviluppo di nuove tecniche di allevamento.
© L. Ruffino – riproduzione riservata; foto: © EqIn