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Emergenza caldo: Vienna ritira le carrozze, le botticelle di Roma sono invece in attività

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02 agosto 2017 #news

Vienna ha deciso: con 35 gradi i cavalli ritornano in box. A Roma ancora solo chiacchiere, nel centro storico della città con bollino rosso le botticelle lavorano come se nulla fosse.

Un caso straordinario quello della capitale austriaca che raramente ha sofferto un’estate così calda: fronteggiare l’emergenza e prendere una decisione per la salute dei cavalli non è stato difficile. Al raggiungimento dei 35 gradi scattano automaticamente le “ferie forzate” per i Fiaker, le tradizionali carrozze viennesi trainate dai cavalli che vanno immediatamente riportati nei loro box. Non mancheranno controlli veterinari e pesantissime sanzioni per i trasgressori.

Emergenza per l’Austria che in tempi brevissimi ha saputo fronteggiare una situazione che a Roma invece resta invariata, nonostante le punte di calore di queste giornate, che sfioreranno i 40°. Sono ben tre le Amministrazioni che si sono riproposte di sciogliere finalmente il nodo botticelle-lavoro-benessere animale. Con l’amministrazione Raggi (l’amministrazione del cambiamento), sembrava che la situazione fosse arrivata finalmente al momento della svolta con tanto di presentazione della botticella ecologica elettrica e l’annuncio dello spostamento delle botticelle trainate dai cavalli nei parchi della città (CLICCA QUI). Annunci, chiacchiere. Siamo già alla seconda estate della sindaca Raggi e i cavalli delle botticelle lavorano, nonostante tutte le parole spese, sotto il sole cocente e nell’asfalto rovente più e più ore al giorno. Animalisti Italiani, Enpa, Avcpp, Lav e Oipa proseguono i presidi, ogni giorno dalle 18.30 alle 20.00 sotto alla statua equestre di Marco Aurelio, in piazza del Campidoglio, per chiedere alla sindaca Raggi e al presidente dell’Assemblea Capitolina De Vito il rispetto della volontà cittadina, mettendo finalmente ai voti, come previsto dallo Statuto di Roma Capitale, la delibera popolare ‘Stop botticelle’ per la salvezza degli 82 cavalli utilizzati e la riconversione delle licenze in altre attività di trasporto.

“Il prospettato spostamento delle botticelle nei parchi urbani o il passaggio alle botticelle elettriche – con una spesa per i contribuenti non inferiore al milione e 500mila euro, come se non bastasse il milione e 300mila euro per le inutilizzate nuove stalle a villa Borghese – non sono peraltro oggetto di alcuna deliberazione in itinere, sarebbe solo un inutile palliativo e sarebbero comunque atti oggetto di ricorsi, mentre la revoca delle licenze di trasporto a trazione animale è già previsto sia dai vigenti regolamenti comunali sulla tutela degli animali e sulla disciplina degli autoservizi pubblici non di linea e quindi la Proposta di deliberazione popolare, assieme alla previsione della conversione di tali licenze, e per gli effetti dell’articolo 21 quinquies della Legge 241/90 sul procedimento amministrativo – concludono le associazioni animaliste – permette di mantenere ai titolari la propria attività professionale senza alcun pregiudizio economico e quindi senza alcuna possibilità di rivalsa sull’amministrazione”.

Le associazioni animaliste, infatti, forti di un autorevole parere legale a difesa della richiesta sottoscritta da oltre 10.500 romani due anni e mezzo fa, sottolineano che questo è l’unico atto formale depositato sul tema mentre gli annunci di spostamento nei parchi e riconversione in botticelle elettriche, al di là anche degli alti costi sempre a carico dei romani, sono solo, appunto, annunci.

“La proposta di deliberazione aspetta di essere votata, e su questo abbiamo ottenuto anche l’intervento del prefetto, in ossequio ai principi della normativa in materia di tutela degli animali evolutasi a livello comunitario, statale, regionale e locale in quanto l’attivita’ delle botticelle non e’ compatibile con l’etologia dei cavalli come dimostrano purtroppo i molteplici incidenti occorsi” affermano Animalisti Italiani, Enpa, Avcpp-IoLibero, Lav e Oipa.

Un’altra capitale a noi molto vicina ha dimostrato che la soluzione c’è, ed è semplice e veloce ma, allora, perché a Roma è così difficile prenderne una?

© D.M. – riproduzione riservata; fonte: Agenzia DIRE; foto di copertina: Corriere Roma

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Redazione EQIN
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