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EQUESTRIAN INSIGHTS Il cavallo nella storia e nell'arte

Il cosiddetto “cavallo di Leonardo” resta a San Siro e torna sotto ai riflettori

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29 agosto 2018 #news

Il cosiddetto “cavallo di Leonardo”, maestoso monumento equestre (7,20 metri di altezza) collocato nel cortile dell’Ippodromo San Siro di Milano, porta con sé una storia lunga e piuttosto travagliata per ciò che riguarda la sua realizzazione. Oggi l’opera torna sotto ai riflettori, al centro di un progetto che porterà nel 2019, per i 500 anni dalla morte di Da Vinci, a disseminare dieci copie d’artista del monumento nel capoluogo lombardo: si sono tuttavia riaperte anche delle vecchie questioni, ma per capire bene lo stato dell’arte dobbiamo prima ripercorre la storia di questa magnifica scultura in bronzo.

Nella Milano di fine Quattrocento, Ludovico il Moro chiese a Leonardo da Vinci di realizzare un monumento equestre in onore del padre Francesco Sforza. Il genio fiorentino lavorò al progetto per ben 11 anni, dal 1482 al 1493, arrivando a portare a termine solo un modello in creta, che peraltro andò in seguito perduto. Il progetto subì diverse modifiche, ma sostanzialmente non venne realizzato. Si dovette attendere il XX secolo, grazie all’interesse di Charles Dent, un pilota statunitense collezionista d’arte e amante della scultura, che nel 1977 decise di realizzare, a distanza di cinque secoli, il cavallo di Leonardo, con l’intento di donarlo alla città di Milano. Purtroppo anche stavolta l’opera che oggi ammiriamo non vide la luce, perché Dent morì prima di completarla, nel dicembre 1994. Il progetto tuttavia non venne abbandonato: ad occuparsene e a portarlo a termine furono l’imprenditore americano Frederik Meijer e la scultrice di origini giapponesi Nina Akamu. Finalmente, nel 1999, il grande cavallo in bronzo attraversò l’Oceano Atlantico e venne consegnato dalla “Leonardo da Vinci’s Horse Foundation” alla Città di Milano, al Sindaco Albertini e al suo Assessore alla Cultura Salvatore Carrubba, che lo collocarono dove lo ammiriamo oggi, nel cortile dell’Ippodromo della città.

Oggi il monumento equestre milanese è tornato sotto ai riflettori, al centro di un progetto che porterà nel 2019, per i 500 anni dalla morte di Da Vinci, a disseminarne dieci copie d’artista nel capoluogo lombardo: si tratta di ‘Milano e Leonardo‘, il palinsesto di eventi e mostre che saranno organizzati in città a partire dal 2 maggio 2019.

Si è tuttavia riaccesa anche una discussione, visto che molti ancora criticano l’attuale collocazione, ritenuta “anonima” e non in grado di valorizzare adeguatamente la magnificenza dell’opera. Un comitato di milanesi ha chiesto al Sindaco Giuseppe Sala di spostare il “cavallo di Leonardo” nel cortile del Castello Sforzesco, oppure in un parco o in una grande piazza milanese, come quella di fronte alla Stazione Centrale. L’assessore alla Cultura di Milano, Filippo Del Corno, ha tuttavia ribadito che “il cosiddetto Cavallo di Leonardo è nel posto giusto, davanti all’Ippodromo di Milano e lì resterà, per nulla dimenticato. “Prima di tutto – ha spiegato Del Corno all’ANSA – bisogna iniziare a chiamare le cose con il loro nome: quello non è il cavallo di Leonardo” ma, come abbiamo visto poco più sopra ripercorrendone la storia, un’opera realizzata concretamente solo cinque secoli dopo la sua ideazione leonardesca dalla scultrice contemporanea Nina Akamu. “Dobbiamo smettere di chiamarlo il cavallo di Leonardo, è un errore clamoroso. Certo è un’opera che può avere un valore simbolico per la storia della città. E’ bellissimo e mi piace tanto, ma cambiamo nome. Chiamiamolo il cavallo di Milano. La sua posizione attuale è perfetta” – ha assicurato l’assessore. “E’ davanti all’ippodromo, un capolavoro dell’architettura, dove vanno migliaia di persone, connessa al centro con i mezzi pubblici”.

Dal Corno ha poi sottolineato il fatto che nessuno dimentica questo monumento anche se a Milano ci sarebbero anche “opere veramente di Leonardo, come l’Ultima Cena, il Ritratto del musico all’Ambrosiana e la Sala delle Asse, al Castello Sforzesco, ora in restauro, che verrà aperta al pubblico in via straordinaria nel periodo dei festeggiamenti”.

©a cura di redaz.; riproduzione riservata; fonte principale: B.M. Manfredi / ANSA; foto credits Milano Panoramica © milanoplatinum.com

 

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Redazione EQIN
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