Focus sulla terminologia equestre – con Equitare Casa Editrice
30 marzo 2017 – #focus
“I limiti del mio linguaggio costituiscono i limiti del mio mondo. Tutto ciò che io conosco è ciò per cui ho delle parole”. (Ludwig Wittgenstein)
Come diceva Baucher prima e ribadiva Nuno Oliveira poi, la pratica equestre, l’ “equitare”, abbisognerebbe anche che “non si lasciasse mai che la polvere coprisse i libri“. Lungo il filo rosso dell’importanza di una certa cultura anche equestre quale indispensabile sostegno alla pratica per tutti coloro che amano e diversamente vivono il cavallo, questo animale animale generoso ed intrigante, ripercorriamo un importante approfondimento presente nel volume di Giancarlo Mazzoleni, “Il cavallo. L’apprendimento. La terminologia“ – Quaderno 1 “La pratica”, edito qualche anno fa da Equitare Casa Editrice, dove, tra i vari temi presentati (dalla struttura anatomica, l’equilibrio del cavallo nelle sue principali andature, all’apprendimento e addestramento di cavallo e cavaliere), in modo chiaro ed essenziale, si analizza anche la principale terminologia equestre. Siamo infatti perfettamente d’accordo con l’autore sul fatto che, in un senso generale, le parole, il linguaggio che usiamo, siano un elemento essenziale della vita umana e che l’approssimazione lessicale renda certe volte persino impossibile la comunicazione, inducendo in errore, creando confusione e non facendo altro che alimentare l’ignoranza in ogni campo: va da sé che l’ambito equestre, come ogni settore, non è certo immune a questi rischi e problemi. L’impoverimento della fraseologia attinente genera frequenti alterazioni dei significati veri e propri.
“Nel caso dell’equitazione, gli equivoci che derivano dall’uso improprio dei termini rendono difficile la comprensione dei testi tecnici, già di per sé spesso di ardua consultazione, e possono avere conseguenze negative sul lavoro che effettueremo con il nostro cavallo” (ivi, p. 75). Mazzoleni propone quindi un’accurata presentazione delle principali parole di uso comune nell’ambito equestre, impreziosendole anche con un’opportuna breve ricostruzione storico-genealogica ed alcuni disegni a supporto esplicativo dei contenuti: ecco i termini affrontati e, di seguito, per gentile concessione dell’editore, alcuni estratti tra questi: – Il maneggio; – Flessione del cavallo; – Pista; – I bipedi; – Contro-lezioni; – Spalla in dentro; – Spalla in fuori; – Groppa in dentro; – Groppa in fuori; – Spalla in avanti; – Appoggiata; – La cessione della gamba; – Il lavoro in campagna.
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I Quaderni “Pratica” by Equitare: Nati come dispense tecniche per i corsi di formazione degli istruttori equestri, i Quaderni di Pratica basati sul Metodo di Equimozione e Isodinamica per Equitare con Sentimento hanno l’obiettivo di analizzare l’equimozione secondo le attività dinamiche e le modalità cinetiche la cui conoscenza permette al cavaliere di impostare in modo migliore la propria posizione a cavallo. Tale attenzione giova al benessere di cavallo e cavaliere. Questi Quaderni sono il frutto della ricerca più recente sull’isodinamica, unitamente agli insegnamenti dei grandi maestri del passato e alla proposta del tutto inedita del mimo equestre, tecnica che consente al cavaliere di migliorare la gestualità del proprio corpo, col doppio obiettivo di rendere più chiare le sue richieste e di adeguarsi alla fisicità del cavallo per rispettarne l’integrità psichica e fisica. Qui si propone un’ottica in cui il cavallo è un compagno di gioco, di avventura, di piacere, non da sfruttare, spremere e poi gettare, ma da amare e rispettare, trovando con lui una piacevole collaborazione per rendere la nostra vita più gradevole, senza necessariamente ferire la sua. Cercare la soddisfazione nella crescita della comprensione reciproca del fare in sella.
© Riproduzione riservata; foto di copertina: ©Alessandro Benna