Nessuno investe sull’amatore âgé | Il Moralizzatore Equestre

27 gennaio 2018 | Il Moralizzatore Equestre
Ci ribadiscono sempre che l’equitazione è uno sport per tutti, che puoi imparare anche in età adulta, che a 60 anni e rotti ci son campioni che vincono ancora le Olimpiadi ecc ecc.
Tutto molto bello. E così tu, che hai sempre avuto la passione dei cavalli, ti iscrivi in maneggio anche se sei grande, con l’idea che in fondo “work hard, dream big”, che ce la farai, che anche tu puoi raggiungere questo e quell’obiettivo.
Magari inizi col primo lavoro e coi primi soldi che riesci a mettere via. Sei pieno di entusiasmo e sogni di comprarti un cavallo un domani e di fare qualche concorso.
Ora, a voi che iniziate dopo i 25 anni, che cosa pensate?? La realtà è triste. La natura è matrigna, come diceva il Leopardi.
Tu, baldo giovane che compri il primo blocchetto di lezioni, sappi che in sella perderai tutto il fascino che ti contraddistingue. A nulla ti serviranno i RayBan aviator, le mutande a vista e gli addominali scolpiti. Quando batterai la sella in controtempo aggrappandoti alle redini come uno scimmione ad una liana, sarà tutto vano. Quelle immagini di goffaggine si imprimeranno per sempre nella mente di tutte le gnocche presenti e sarai immediatamente relegato alla Friendzone come “amico, tenero, pasticcione”. Non potrai mai competere con un cavaliere, con uno che ha iniziato presto, montando con naturalezza e beccando le distanze. Saranno tutte sue le ragazze, non c’è storia.
E tu, fanciulla masterata e stagista che inizi a prendere lezioni perché hai letto che il cavallo è un “catalizzatore di emozioni” e ti aspetti che guarisca le tue nevrosi, sappi che non avrai mai più il sedere di una di 15 anni e i pantaloni da concorso bianchi ti staranno sempre male, sempre!!
Detto ciò, se ancora – dopo queste sconcertanti rivelazioni – vorrete iniziare a montare a cavallo in età adulta sappiate che la vostra unica soddisfazione sarà quella di diventare infinitamente poveri e frustrati.
Essendo voi impediti e privi di speranze agonistiche di imminenti Global Champions Tour o di remunerativi campionati Children, Junior, Young Riders, Pony ecc, vi vedrete passare davanti tutti i bambini della scuola.
Non avrete nessuno a bordo campo a fare il tifo per voi e a spendere in selle, pony, doppiopony, cavallini, cavalli e cavalloni e resterete del tutto estranei al quel vortice di cambio di categorie / discipline / taglie di pantaloni, stivali e cap che fa girare l’economia dei maneggi rendendo i clienti interessanti.
L’istruttore vi cagherà meno di chiunque altro, perché voi non avete speranze, non avete futuro, siete come quegli studenti che si applicano ma arrivano appena alla sufficienza, senza infamia e senza lode, senza grandi ambizioni, senza sogni di gloria.
Farete infinite ore in sezione sempre uguali e vi faranno montare tutte le volte Brontolo, il cavallo santo, bicentenario e monomarcia.
Passerete sempre pressochè inosservati perché privi di un appariscente talento ma anche di quella evidente negazione in grado di tradursi in vero pericolo: non incorrerete in grandi cadute, grandi casini, ma farete sempre poco e in maniera accettabile.
Vi terranno sempre dove l’acqua è bassa, in modo da farvi bagnare i piedi ma non la pancia, senza farvi mai rischiare una congestione o un’onda in faccia, pensando di farvi contenti così, con poco.

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E poi, quando comincerete ad essere stufi della scuola, sella sezione, dei mille bambini prodigio (con papà granoso), l’istruttore lo noterà e – in men che non si dica – vi darà improvvisamente le attenzioni che non vi aveva mai riservato.
Ed ecco che, al posto di Brontolo, spunterà fuori Robespierre (c’è sempre un Robespierre in ogni maneggio). “Sai, è un gran cavallo, faceva le 30, però adesso ha 16 anni, il proprietario non viene più, ti può insegnare tanto, è un vero professore” e bla bla bla bla…
E in men che non si dica avrete la vostra mezzafida.
Quello che sicuramente voi ignorerete è che Robespierre le 30 non le ha mai saltate, che è su 3 gambe, che di anni ne ha 21 e che comunque ha altre 3 mezzefide, facendosi 2 ore al giorno di lezioni.
Ma proprio perché tutto ciò voi lo ignorerete, sarete felici come una pasqua a fare la vostra prima 70, che terminerete con 10 penalità per il tempo con 2 circoli in mezzo.
E poi arriveranno le b80 e le 90, in cui comincerete ad avere problemi, perché il povero Robespierre c’avrà ormai 200 anni e le mezzefide saranno diventate 6.
E così comparirà Fulmine, 8 anni, bello come il sole, ma si sa, “è un carattere un po’ difficile, ha bisogno di una persona con molta pazienza, che lo rispetti, che non abbia fretta, è stato picchiato” (parola magica, quando l’amatore sente “maltrattato” tira subito fuori il portafoglio). Sarete così i felici proprietari di Fulmine che, in quanto cavallo difficile (alias ingranato), a detta dell’istruttore “vi insegnerà tanto, perché sono montando cavalli complicati si diventa cavalieri”.
E così monterete di più, spenderete il doppio (ma anche il triplo, perché voi di Fulmine vi sarete innamorati follemente, e via di coperte, sottosella, creme, cremine, showsheen ecc), farete 8 mesi di lezioni intensive e individuali (scialacquando del tutto l’eredità di Nonna Pina) e finalmente sarete pronti per il primo concorso.
Una gloriosa 90. In cui farete uno stop sul n. 1 e uno sulla gabbia, ovviamente.
Ma si, è la prima uscita, l’emozione, capita. E eliminato la seconda, la terza, la quarta e pure in 80.
E poi? Poi niente. Poi tornerete invisibili come quando eravate in sezione. A nessuno interesserà sgranare il vostro cavallo e aiutarvi, perché non andrete mai da nessuna parte.
A nessuno interesserà credere in voi, perché tanto quel cavallo avete e non avete intenzione di cambiarlo. A nessuno interesserà farvi migliorare, perché “alla vostra età si ha paura, per certe cose servono i soldi, non hai abbastanza tempo da dedicare, sei già stressato per il lavoro” ecc ecc. E quindi continuerete a pagare pensione e lezioni, in eterno, per rimanere esattamente com’eravate, senza nessuno che investa in voi.
Dopo tutto, non c’è da sorprendersi. In questo mondo l’importante, amici miei, è che siate voi a investire (e non intendo tirare sotto l’istruttore con la macchina).
© Il Moralizzatore Equestre / Equestrian Insights – riproduzione riservata; foto/illustrazione di copertina ©EqIn